Oggi vi propongo una recensione del libro Wonder scritta da Eleonora del blog Lavanderslibrary
Per prima cosa conosciamo meglio questa blogger:
La letteratura è in grado di fare cose immense a mio parere: puoi essere chiunque semplicemente alzando una copertina, scorrendo gli occhi sulle scure parole stampate riesci a viaggiare e immedesimarti così tanto nelle storie da riuscire a sentirti parte della vicenda.
Ecco, credo sia questa immensa bellezza che mi ha spinta ad aprire un blog.
Il fatto è che mi piace leggere perché non mi sento mai sola, anche se il libro è semplicemente in borsa è come se conversassi sotto il mio braccio un amico prezioso; con la lettura ti salvi nelle situazioni psicologicamente scomode e allontani i pensieri intrusivi, è un dato di fatto.
Wonder
Titolo: Wonder
Autore R.J.Palacio
Casa editrice: Giunti
La vita non è già semplice di suo, immaginate di doverla affrontare a 11 anni e con un volto di certo non normale.
Questo è ciò con cui convive August “Auggie” Pullman, un bimbo di circa 10 anni nato con la combo di due mutazioni genetiche che, oltre ai vari problemi respiratori o di alimentazione, gli hanno regalato anche una serie enorme di operazioni al volto.
Tutto ciò gli ha conferito un’estetica non proprio piacevole: gli occhi sono bassi quasi fino alle guance, la
pelle è martoriata dalle cicatrici e le labbra non si riescono propriamente a muovere quando sorride.
Per il resto, Auggie è un bambino normale che ama Star Wars e ama le scienze, fa tutto quello che un bambino di dieci anni farebbe e ragiona come tutti i ragazzi della sua età. Andando oltre l’aspetto, Auggie è normale come tutti noi.
Quest’anno arriva lo scoglio più grande: Iniziano le medie e August per la prima volta frequenterà una scuola e non studierà più a casa con la mamma.
Questo libro racconta proprio del grande cambiamento nella vita di Auggie e di cose lui e le persone che lo circondano affronteranno la cosa, secondo i punti di vista di chi lo ama.
Perché lo consiglio?
Consiglio questo libro perché ci dimostra vari aspetti del diverso e delle difficoltà non solo attraverso la prima persona ma anche rispetto a chi circonda il bambino “diverso”: come vive questa condizione una sorella adolescente? E un genitore? Cosa pensano altri bambini del loro nuovo compagno di classe?
Il punto di vista degli altri è a mio parere un plus con cui il lettore può costruire una sua opinione e pensare a come si comporterebbe se avesse August in classe.
Consiglio questo libro anche se volete parlare ai vostri piccoli di bullismo e inclusione, per insegnare loro tolleranza e rispetto.
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