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Una stanza tutta mia: per conoscere meglio sè stessi e gli altri

Una stanza tutta mia: per conoscere meglio sè stessi e gli altri

Ieri abbiamo parlato di luoghi segreti grazie a “Come soli segreti” (che trovate QUI) oggi invece entriamo in un luogo ancora più intimo e interiore grazie a “Una stanza tutta mia” di Guendalina Passeri.

Questo albo illustrato ha il sapore della meditazione poiché per capirlo bisogna guardare dentro di sé e scoprire quel punto esatto del nostro corpo in cui si trova la nostra stanza (i bambini adorano farlo) quindi vi avverto subito che è un albo da leggere e poi da rileggere dopo brevissimo tempo per essere capito fin in fondo

 

Una stanza tutta mia

“Vuoi sapere una cosa?

Io ho una stanza tutta mia

Dove si può entrare solo se do io il permesso”

Questo l’inizio della storia in cui una ragazza dai fluenti capelli blu e il suo procione giocattolo ci accompagnano dentro a quella che sembra più una casa intera di una stanza sola.

Una casetta che si riempie sabbia, nubi e vento quando la ragazza è arrabbiata o di mare e barchette di carta che viaggiano quando le cose sono confuse o di colori e trenini nei momenti creativi

Una stanza che ci porta un catalogo di emozioni in cui tutti ci ritroviamo, ma che probabilmente assoceremmo ad immagini differenti rispetto all’autrice.

Ecco allora che è proprio lei alla fine del libro a chiederci di falle compagnia e a mostrarci come creare, anche in modo tridimensionale una stanza tutta nostra

 

La parola ai bambini

Per molti bambini definire quale sia una stanza tutta mia è facile proprio perché l’unico luogo di cui si sentono padroni in casa è appunto: la loro stanza, ma, per mia fortuna, quasi sempre nel gruppo c’era chi condivideva la stanza con il fratello o la sorella e quindi come fare ad avere una stanza propria?

L’autrice ovviamente si riferisca alle emozioni che sentiamo dentro e per noi adulti è molto chiaro, ma per fortuna per i bambini non lo è e nascono le interpretazioni più interessanti:

“Secondo me è la stanza dei ricordi”

“Ma no! Non vedi che ci sono barchette di biscotto e case che diventano tazze?”

“Allora è un sogno”

“Ma dice che poi la rimette a posto, io almeno in sogno la mia camera non la sistemo mai, mai, mai”

“Secondo me è la sua pancia. Quando sei arrabbiato la pancia è su e giù, quando sei felice è colorata e quando stai male ti fanno la camomilla”

“Giusto è la sua pancia, ma anche un po’ la sua testa perché lei fa dei sogni con gli occhi chiusi e vede il giocattolo prendere vita”

“Secondo me sono i suoi pensieri, lei a fine giornata parla con il suo peluche e gli racconta come si è sentita e cosa ha fatto e così la sua stanza prende forma con la fantasia”

Questo è solo uno stralcio di conversazione avvenuto in una prima elementare, ma portando l’albo in giro con me in gruppi dai 4 anni fino al gruppo per adulti ho notato come il suo essere evocativo, ma mai diretto aiuti ad alimentare la conversazione e il confronto

A chi lo consiglio?

L’autrice lo dedica:

A chi ha la pazienza di aspettare per vedere sbocciare un fiore e nel frattempo lo nutre con amore

Io lo consiglio a chi ha voglia di guardarsi dentro, a chi vuole raccontarsi, ma non torva le parole, a chi vuole conoscere meglio le persone con cui condividerà questa lettura e a chi sta cercando di dare nome a qualcosa che ha dentro, ma che ancora non ha trovato la giusta denominazione

Una stanza tutta mia è un piccolo albo illustrato rettangolare che ci conduce per mano alla scoperta di ciò che ci succede dentro.

Se QUI vi avevo parlato di libri sulle emozioni per tutte le età, oggi facciamo un passo in più e andiamo a scoprire cosa questo turbinio di sentimenti può far nascere dentro di noi

L’inizio di un viaggio… non solo emozioni

Come spesso accade con i libri evocativi, questo albo si presta molto bene in un percorso di confronto non solo sulle emozioni, ma sul proprio vissuto.

Il libro infondo ci mostra un percorso molto carino da fare con i bambini sulle emozioni, ma trovo più interessante il potere evocativo che porta con sé

Questa casa si riempie di mare, di thè caldo, di spiaggia quindi diventa molto interessante chiedere ai bambini di creare la loro casa riempiendola di ciò che desiderano senza dargli delle indicazioni precise, infondo al libro c’è anche un bellissimo laboratorio per crearla in tre dimensioni.

Dopo che i bambini hanno finito di riempirla attendete con occhi e orecchie spalancate per percepire ogni parola, ogni sfumatura che emergerà dal loro racconto e che ci aprirà molti mondi dandoci spunti e rimandi per conversazioni successive o magari solo per la scelta del prossimo libro

Può inoltre essere una bellissima attività per un percorso di Mindfulness

E la nostra casa come sarebbe oggi?  

Prima di proporre ad altri l’attività ricordatevela di farla voi in prima persona poiché è solo esplorando e sperimentando noi stessi che riusciremo a proporre questa attività nel modo migliore traendone il maggior beneficio possibile

 

TITOLO: Una stanza tutta mia

AUTORE: Guendalina Passeri

CASA EDITRICE: Sabir editore

 

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