“Una mamma svitata di Gunnar Helgason è un libro bellissimo che ti tiene incollata alle pagine perché ha una prospettiva sbagliata. Capisci presto che cioè qualcosa di strano e pian piano gli indizi ti portano a trarre conclusioni, ma è solo in fondo al libro che l’autore conferma le tue ipotesi e il cerchio si chiude”
(Agata 12 anni)
Queste parole di Agata racchiudono benissimo tutto ciò che i ragazzi hanno raccontato di questo libro.
È un libro in cui gli adolescenti rivedono il rapporto altalenante e conflittuale con i genitori che li porta alcune volte ad essere persone molto strane e causa di imbarazzo ed altre a ritornare al loro vecchio ruolo di amici, riferimenti e persone molto amate
Abbiamo però corso troppo, facciamo un passo indietro e raccontiamo prima la storia
Una mamma svitata: trama
Stella ha dodici anni e ce la mette tutta per avere una vita normale ed inserirsi tra i compagni di scuola, ma la sua stana madre la mette spesso in imbarazzo: costruisce improbabili case sull’albero, canta a squarciagola brani d’opera al centro commerciale e si denuda nel bel mezzo della cena.
La situazione crolla del tutto però quando le sue amiche decidono di non invitarla al centro commerciale con loro e l’unico amico che le resta è Blaer con il quale lei non vuole uscire perché attira troppe attenzioni con la sua sedia a rotelle
L’unica soluzione possibile è quindi quella di coinvolgere tutta la famiglia nel piano per “cambiare la mamma”, ma sarà quella la soluzione ai suoi problemi?
Recensione
È un libro davvero molto piacevole da leggere perché tutto ciò che viene raccontato è assolutamente verosimile e la narrazione in prima persona aumenta l’empatia che si crea subito con la protagonista.
Il fatto di vedere però le cose con i suoi occhi ci fa intuire che qualcosa non sia esattamente come ci viene descritto e questo rende ancora più intrigante la lettura poiché ti spinge a saperne di più dapprima e poi a verificare il quadro narrativo che hai immaginato successivamente e così si arriva all’ultima pagina per chiudere il cerchio e il libro, Una struttura narrativa che mi ha ricordato la piacevole lettura di “Cuore a razzo, farfalle nello stomaco” ( che trovate qui) anche se il focus qui è la disabilità
È un testo consigliatissimo per ragazzi dagli 11 in poi che parla di relazioni famigliari, amicali e di accettazione di sé stessi in un modo per nulla scontato o addolcito.
Lo consiglio anche come lettura a genitori di figli adolescenti poiché vedere alcune situazioni con gli occhi di Stella ci aiuta ad avere una prospettiva diversa
Cosa ne dicono i ragazzi?
“Anche io a volte mi imbarazzo di mia madre perché fa cose da boomer, ma alla fine anche io come Stella le voglio bene” (Luca, 11 anni)
“Il libro mi è piaciuto tantissimo perché è reale. È vero che anche se vogliamo bene ad un amico sulla sedia a rotelle a volte portarlo con noi vuol dire poter fare meno cose e ci scoccia però leggerlo così nero su bianco mi ha fatto pensare che è proprio una cosa orrida e mi dispiace tanto” (Nicola, 11 anni)
“Stella non si accetta e non vede la realtà che la circonda perché si rifiuta. Questo è ciò che più mi ha colpito, Quanto anche noi in realtà non vogliamo vedere ciò che che siamo o ciò che ci circonda?” (Michela, 12 anni
Titolo: Una mamma svitata
Autore: Gunnar Helgason
Casa editrice: Uovo nero