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Una buona ragione

Una buona ragione

Una buona ragione è un libro divertente che partendo da un argomento molto caro ai bambini, ma anche ai genitori, ossia: il doversi svegliare presto al mattino per andare a scuola diventa metafora di tutte quelle volte in cui ci diamo una buona ragione per non fare una cosa

Ammettetelo: quante volte al mattino avete pensato ad almeno tre validissime ragioni per non alzarvi dal letto o per non fare quella cosa che vi stressa? Io nei momenti di massimo sconforto arrivo anche a cinque o sei 😉

Ma riuscirà il nostro simpatico asinello a trovare una buona ragione per rimanersene a letto al calduccio?

Scopriamolo insieme

Una buona ragione: trama

È sempre la stessa storia:

il solito pensiero non mi fa prender sonno.

“Sono stanco di svegliarmi così presto per andare a scuola. Non è giusto!”

La storia si apre nella camera di questo asinello che si rigira nel letto arrivando fino ad accasciarsi per terra al pensiero che la mattina dopo dovrà andare a scuola. In realtà il problema esplicitato non pare essere la scuola, ma piuttosto l’alzarsi presto per raggiungerla la scuola.

La mamma, che come tutte le mamme ha sempre l’orecchio teso al figliolo, arriva e gli dice:

“Dammi una buona ragione e potrai restare a letto”

All’inizio questo all’asinello sembra davvero un colpo di fortuna, non riesca credere che sia davvero tutto così facile: lui è pieno di buone ragioni per non svegliarsi presto la mattina!

Inizia così una serie di ingegnosi piani per non andare a scuola: si costruiscono telefoni senza fili per avvertire la mamma che si è molto contagiosi e non si può uscire dalla stanza; si arriva perfino a rimpicciolirsi ed ogni volta con occhi speranzosi si chiede al genitore: “E’ una buona ragione?”, ma la risposta è sempre “NO!” fino a quando….

 

A chi consiglio questo libro?

È un libro molto divertente per tutti i piccoli lettori dai tre anni in poi che si entusiasmeranno nel seguire le trovate geniali dell’asinello e si riconosceranno in lui.

Un libro che dà spazio all’immaginazione, ma anche allo sguardo lasciando che il bambino colga l’invito che l’illustratore fa nel primo risguardo: il protagonista è l’asinello, ma accanto a lui c’è un orsetto blu che lo accompagna e che si rende testimone di tutta la storia.

Il gioco dei risguardi

I risguardi sono le prime due pagine che trovo aprendo il libro e le ultime due ossia quelle che uniscono il libro alla copertina.

Nel primo risguardo protagonista assoluto è l’orsetto blu che sembra raccontare una storia nella storia che i bambini si divertono a leggere come se fosse un silent

Questo protagonismo si contrappone all’ultimo risguardo in cui l’orsetto non c’è e al suo posto possiamo osservare la domenica trascorsa dall’asinello con la sua famiglia.

Tra le varie teorie che io e i giovani lettori abbiamo creato su questa scelta quella che mi piace di più è il pensare che all’inizio ci sia l’orsetto perché stiamo per incontrare il pensiero magico dell’asinello quello che lo convince che il peluche abbia vita propria e che se si crede un pirata allora lo sarà veramente

Infondo invece, essendo domenica, l’asinello abbandona fantasie e cospirazioni e si abbandona al presente fatto di giochi e di famiglia. Un presente felice che lo appaga e lo allontana da ciò che ha provato a fare per tutta la settimana e che forse rifarà

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L’angolo della Libroterapia creativa

Anche per gli adulti che forse non costruiscono fortini su letto e non adducono come scusa che devono salvare l’equipaggio, ma se ci penso bene non sono poi così diversi da questo asinello.

Tutti troviamo sempre buonissime scuse per iniziare la dieta domani, per rimandare all’ultimo giorno quel lavoro che speriamo di poter schivare, ma che poi resta sempre lì…

Ma abbiamo davvero una buona ragione?

Quando c’è qualcosa che vogliamo fare, ma che procrastiniamo di continuo scriviamoci su di un quaderno le nostre buone ragioni e poi dopo qualche giorno rileggiamole. Se fossimo la mamma dell’asinello cosa ci diremmo?

TITOLO: Una buona ragione

Autore: Matteo Razzini

Illustratore: Beatrice Zampetti

Casa editrice: zoolibri

 

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