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The reading circle: come nasce il piacere di leggere

The reading circle: come nasce il piacere di leggere

Come promesso oggi inizia la nuova rubrica dedicata al piacere di leggere, ai libri che trattano questo tema, alle pratiche e alle attività per fomentarlo in noi stessi e in chi ci sta intorno.

Non potevo iniziare questa rubrica senza parlarvi di ciò che Aidan Chambers definisce The reading Circle ossia il cerchio della lettura.

The reading circle

Il cerchio è composto da tre fattori che si rincorrono e si fomentano tra loro:

the reading circle

Vediamoli nel dettaglio

La selezione: scegliere libri per giungere al libro scintilla

Il primo passo è la scelta del libro, momento importantissimo e per nulla facile. Se la scelta la deve fare un bambino o un ragazzo siamo noi adulti che dobbiamo rimboccarci le maniche e fargli proposte accurate che partano dall’ascolto dei suoi interessi e dei suoi bisogni, ma che cerchino anche di ampliare la sua visuale.

Biblioteca

I libri scintilla, quelli che accendono il piacere di leggere, non hanno una fiamma intorno che ce li segnala per questo dobbiamo cercare di proporre ai nostri ragazzi una selezione molto varia di testi sia come tipologia, sia come genere.

Dal fumetto al romanzo di letteratura tutto può accenderli, ma ci sono alcune caratteristiche che ci aiutano nella scelta:

  • Che sia un libro adatto alla loro età: se dobbiamo modificarlo, riadattarlo, accorciarlo, saltare parti, stiamo sbagliando direzione!
  • Che sia un libro ricco di sfaccettature, con un testo ben scritto e immagini artistiche. Non sappiamo cosa colpirà il nostro lettore, ma sappiamo che ogni bambino e ragazzo se sente odore di ramanzina, compito o sotterfugio di sicuro non amerà quel libro… e del resto voi lo fareste?
  • Tutte le tipologie testuali sono ugualmente importanti ed è importante che il ragazzo possa pian piano assaporarle tutte per poi fare delle scelte.

Il tempo della lettura

Come con un amico il tempo passato con un libro dev’essere scelto e, proprio come le amicizie, a volte può succedere che le cose s’incrinino e il testo venga abbandonato forse per essere ripreso più avanti o forse per essere lasciato per sempre.

bambini che leggono

È quindi molto importante preparare il setting giusto per la lettura dei nostri ragazzi, in modo da favorire il loro incontro con il libro, ma dobbiamo poi lasciare che questo rapporto si sviluppi autonomamente secondo i tempi, i modi e le situazioni che ognuno sceglie per sé.

E’ importante che esiste un tempo loro per leggere autonomamente, ma anche un tempo in cui gli regaliamo la nostra lettura ad alta voce gratuitamente e senza nessun scopo, solo per il piacere di condividere una storia a qualsiasi età

Mi soffermo solo un attimo, perché ci tornerò più avanti in altri post, sulle letture integrali di testi molto lunghi in classe… siamo davvero scuri che leggere per mesi un libro che non mi piace, per compito, sia il modo migliore di avvicinare i nostri ragazzi alla letteratura? Ne discuteremo…

La risposta del lettore

Si leggono tanti libri ai bambini, ma ci si sofferma mai a discuterne con loro? A rileggerli? A osservarli?

Ciò che amo dei miei caffè letterari per non lettori è che dopo il primo incontro c’è sempre qualcuno, di quelli più reticenti che sono venuti giusto per curiosità, che mi ferma e mi dice: “Sai che quel libro mi ha incuriosito e l’ho comprato?”

bambini che parlano di libri

Parlare di libri non è fare due chiacchiere al bar, ma fa nascere più o meno consapevolmente dei collegamenti con il nostro vissuto, con le nostre idee, smuove delle parti di noi. Ci aiuta ad ascoltare il pensiero degli altri e ci incuriosisce.
Per tutti questi motivi è fondamentale dedicare molto spazio a questa parte e coltivarla.

Vedremo alcune metodologie nei prossimi post, ma se vi va di condividere con noi le vostre esperienze… vi aspetto nei commenti

Altri articoli sul piacere di leggere li potete trovare QUI

Buona lettura!


Bibliografia di riferimento:

1 Comment

  • by Irene Longato Posted 30 Agosto 2019 20:50

    Leggo quotidianamente ai miei alunni per puro divertimento mio e loro. E quando non ne ho voglia, leggono loro ad alta voce per me.
    Questa è il mio modo di fare scuola.

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