Il 2 Ottobre è la festa dei nonni e per festeggiarli ho creato un percorso con bambini dai 4 ai 7 anni che ha come filo rosso proprio il rapporto tra loro e i nonni intesi sia come famigliari che come anziani della comunità.
In questo post vi racconto il progetto e gli albi che lo hanno accompagnato.
Alla base del percorso vi è sempre l’idea che siano i bambini a condurre il viaggio creando percorsi di senso (come vi raccontavo QUI) e gli albi che vi presenterò sono quelli che loro hanno scelto tra una selezione creata tra libri miei e loro che vi presento in fondo al post.
Chi sono i nonni?
Da questa domanda è iniziato il nostro percorso. In cerchio abbiamo discusso e sono uscite definizioni come:
– Sono persone vecchie
– Sono quelli che c’erano quando non c’era neanche la mamma
– Li riconosci dai capelli bianchi
– Sono quelli che ti fano le coccole e ti prendono i giochi quando la mamma non vuole,…
Ad un certo punto una bambina ha detto:
– Sono quelli che vivono lontano e quando vengono a trovarti piangono perché sono felici di vederti, poi piangi tu perché loro vanno via di nuovo.
La bambina ovviamente aveva nonni che vivevano lontano, ma la sua esperienza era condivisa da pochi compagni ed è stata riempita di domande soprattutto dai compagni più piccoli.
Dato l’interesse e la voglia di raccontare che aveva suscitato ho chiesto se volevano che gli raccontassi la storia di una nonna lontana e alla loro risposta entusiasta ho letto il libro
Jasmine e la nonna ( che trovate Qui)
Dopo la lettura è nato un dibattito sul sentire la loro mancanza e su come anche loro sono tristi quando sono senza nipotini.
Una bambina ha raccontato che quando va a trovare la nonna (alla casa di riposo) vede nonni senza nipoti e sono tristi.
Un bambino ha replicato che per essere felici forse i nonni senza nipoti hanno bisogno di coccole e di un regalo e, a gruppi, alcuni di loro, in autonomia, hanno deciso di creare un regalo per questi nonni con collage e disegni.
Gli altri invece si sono divisi tra chi ha voluto riascoltare la storia e chi ha preferito fare un gioco tranquillo tra quelli presenti nella stanza
L’incontro è finito con la promessa che avremmo portato i nostri regali a questi nonni speciali
Secondo incontro: Ma quanti sono i nonni?
Nel secondo incontro abbiamo guardato i disegni dell’incontro precedente e abbismo ripreso in mano la storia di Jasmine.
Gli ho chiesto se per caso l’avevano raccontata a casa o riletta quando io non c’ero e, avendo ricevuto risposta affermativa, ho chiesto se volevano un’altra storia di nonni.
Alcuni bambini avevano portato dei libri ed anch’io ne avevo nella mia valigia delle storie.
Li abbiamo messi sul tappeto e abbiamo letto alcuni brani di ogni libro, alla fine abbiamo scelto di leggere
Perché i bambini sono stati colpiti dall’immagine della nonna che cresce e dal nonno che “ripete sempre le cose da capo perché la nonna non capisce che è tutta bella”
Dopo una prima lettura in cui la ripetizione delle frasi e l’impazienza del nonno hanno catalizzato l’attenzione del bambino siamo passati ad indagare meglio le parole e abbiamo scoperto che i nonni non sono sempre stati così, sono cresciuti e cambiati.
L’educatrice che mi affiancava mi ha stampato alcune fotografie di bambini e alcune di nonni e le abbiamo confrontate parlando di come le persone cambiano e di come mamma e papà si stancano a giocare e i nonni si stancano ancora di più… anche perché “giocano per più tempo con me perché loro non lavorano”
Ma noi come saremo da nonni?
Dopo questo confronto abbiamo stampato la fotografia dei bambini in bianco e nero e abbiamo chiesto ai bambini di modificarli trasformandosi in nonni.
Ispirati dalla conversazione si sono disegnati rughe, occhiali, capelli bianchi, chignon,… Finito il loro ritratto ogni bambino ha raccontato come sarà e cosa farà da nonno. Ho registrato le loro frasi, le ho sbobinate e le ho ricopiate su di un foglio che ho incollato dietro al disegno
Terzo incontro: e se facessimo un regalo a nostri nonni?
Nell’ultimo incontro, parlando di esperienze vissute con i nonni, la nostra attenzione si è focalizzata sulla cura che i nonni hanno per i nipoti.
Essendomi stata chiesta una nuova storia sui nonni, collegandomi ai discorsi appena fatti, ho scelto di leggere questo libro
“ Un’estate dalla nonna” ( che trovate QUI insieme alle riflessioni dei bambini)
Ho poi raccontato che il 2 ottobre è la festa dei nonni e si è deciso che per dirgli grazie potevamo fare qualcosa di bello per loro.
Le idee sono state diverse: alcuni hanno pensato di regalargli una loro foto in cui dicevano grazie per qualcosa, altri di fargli un disegno o un ritratto ed altri ancora avevano cose che gli volevano regalare.
Escluse quest’ultime abbiamo dato ai bambini stampe delle loro foto, fogli colorati, pastelli , pennarelli e matite e ognuno ha creato il proprio regalo.
Alla fine abbiamo deciso di unire le cose e abbiamo plastificato insieme disegno e fotografia con la frase creando delle tovagliette.
Ultimo incontro: un regalo per tutti i nonni del paese
L’ultimo incontro lo abbiamo pianificato proprio per la festa dei nonni. Abbiamo preso i disegni fatti nel primo incontro, e altri che i bambini avevano deciso di fare in seguito, e li abbiamo portati nella casa di riposo del paese. Mentre andavamo a piedi “nella casa dei nonni” abbiamo appeso qualche biglietto di auguri nel parco che abbiamo attraversato in modo che anche i nonni che passeggiavano lì avessero i loro auguri speciali.
Alla casa di riposo i bambini hanno cantato una canzone e i più grandi hanno deciso di leggere un albo tra quelli letti in classe anche a questi nonni
E’ stata una giornata molto speciale per tutti
Bibliografia presentata ai bambini per parlare di nonni ( cliccando sul titolo accederete alle indicazioni del libro:
- Nonni
- Jasmine e la Nonna
- Un’estate dalla nonna
- Spotty va dai nonni
- Bimbo baffone
- nonno
- C’è un rinofante sul tetto
- Il collezionista di sentimenti
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