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Si fa presto a dire elefante di Sergio Olivotti

Si fa presto a dire elefante di Sergio Olivotti

Si fa presto a dire elefante è un libro molto divertente nato dalla penna di Sergio Olivotti che avevamo già incontrato come illustratore di Roberto Piumini nel libro “Le felicità” che trovate QUI.

Oggi a presentarvi questo bellissimo libro non sarò io, ma le fantastiche Stefania e Federica di Millemilavolte che su Instagram potete scoprire QUI.

Ecco la loro recensione:

Sono diversi gli aggettivi che possono descrivere questo libro di Sergio Olivotti: divertente, singolare, moderno, ironico. Crediamo che gli stessi termini possano essere usati per definire in generale l’autore stesso e le sue creazioni nel mondo del disegno e dell’illustrazione.

TRAMA

La storia prende il via da una denuncia sporta in commissariato dal Sig. Marchino Belandi che, poveretto, ha trovato un elefante nel suo giardino, vicino alla sua piscina. Per il maresciallo però questa pare non essere una novità.

«[…] Sa quante volte veniamo chiamati per elefanti in giardino? O in cucina? O nell’armadio, anzichenò…

Il problema non è quello.

Il problema è: quale elefante?»

 

Il Sig. Belandi è sbigottito dalla domanda. Identificare quale tipo di elefante si trovi in casa sua è una cosa plausibile?

Il maresciallo allora inizia a raccontargli che, a dispetto di quel che si crede, di elefanti ce ne sono di moltissimi tipi, con una storia il cui inizio è in un lontanissimo passato, in un luogo definito la “valle degli elefanti” nella quale i suoi abitanti (ovviamente tutti elefanti) erano soliti raccontarsi storie per fuggire alla noia.

La prima immensa città che li ospitò fu Elefantia, una città-condominio, dove questi animali vivevano in comodi appartamenti con terrazzo, disponendo di cibo e divertimento a volontà.

Si stava proprio bene nella torre d’avorio. Tutto andava liscio… fino a quel lunedì: il maledetto lunedì della Grande Riunione Condominiale.

A seguito di un litigio, anzi, una vera e propria rissa, gli elefanti abbandonarono la splendida città e si sparsero in ogni dove sul pianeta, diversificandosi, caratterizzandosi e distinguendosi nettamente gli uni dagli altri.

A questo punto il racconto del maresciallo si arricchisce di una carrellata di elefanti dalle svariate abitudini, dalle molteplici caratteristiche e dalle originalissime qualità e la “semplice” storia dell’origine della specie diventa una “storia nella storia”: c’è il Cuocofante, il Mezzo-elefante, il coraggioso Dante cavaliere elefante, l’Elefante che non c’è, l’Elefante stuntman, l’Ikeafante, l’Elefante tritatutto, l’Elefante palombaro, il Gabbia-fante… la lista è lunghissima.

Ma come fa il maresciallo a sapere così tante cose sugli elefanti?

A CHI LO CONSIGLIAMO?

Ai lettori dai 5 anni in su, senza alcun limite.

PERCHÉ CI È PIACIUTO…

Questa storia non è solo un esercizio di fantasia dell’autore, ma è in grado di stimolare la creatività anche nel lettore. Al semplice sfogliarlo ci è da subito parso incredibile come un animale come l’elefante, le cui specie reali non sono di certo così varie tra loro o ricche di tratti distintivi e peculiarità, potesse essere oggetto di un così grande lavoro immaginativo. Per chi legge è impossibile resistere alla tentazione di immaginarsi altri elefanti oltre a quelli descritti nel libro, nuovi tipi di animali calati nel contesto della propria umana quotidianità.

Le illustrazioni sono divertenti, mai banali, coloratissime e ricche di dettagli, tanto da essere delle perfette rappresentazioni dell’elefantastico (concedeteci il neologismo, ci pare calzi a pannello!) del mondo descritto nel testo.

Nel libro i riferimenti alla storia dell’uomo (Elefantia come la mitica Babilonia), alla letteratura di varie epoche (il cavaliere elefante Dante ci ricorda i famosi cavalieri erranti del medioevo, protagonisti di tante avventure),  ma anche alla modernità (vedasi il Dj Fante di Ibiza o l’elefante Gigi bagnino di Riccione) sono forse più facilmente intercettabili dagli adulti che non dai bambini che potrebbero trovarselo tra le mani, ma crediamo che il puro divertimento non abbia età, così come la voglia di fare nuove scoperte…

L’approccio alle differenze tra i vari tipi di elefante lancia un chiaro e sottile messaggio: “diverso” è “bello”, “diverso” è “speciale”, “diverso” è “unico”.

No, non “razze”! La razza è sempre una sola. Elefanti diversi ma uguali, insomma.

 

si fa presto a dire elefante sergio olivottiTITOLO: Si fa presto a dire elefante

AUTORE e ILLUSTRATORE: Sergio Olivotti

CASA EDITRICE: Rizzoli

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2021

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