Continua il viaggio tra i nostri libri scritti in CAA (gli altri inbook potete trovarli QUI) con la dolce poesia di “Questo posso farlo” di Satoe Tone.
La storia, all’apparenza semplice e ripetitiva, racconta una felicità a cui spesso non pensiamo, quella che non ha bisogno di fare o strafare, ma solo di esserci
Questo posso farlo: a volte basta solo esserci per trovare la propria strada
Tutti riuscivano a rompere il guscio.
Lui no
Inizia così la storia di questo uccellino fatto di nuvola che sembra non riuscire in nulla di ciò che dovrebbe saper fare: non sa uscir dall’uovo, non sa prendere le bacche, non sa cantare e neppure volare.
Non crediamo però che sia un uccello pigro, i suoi stratagemmi per riuscire sono molteplici ed ingegnosi ma non arrivano ai risultati sperati e l’imperturbabilità della madre e dei fratelli ci fa presagire ciò che alla fine succede: l’uccellino viene abbandonato.
Non pensate però che sia un libro triste poiché l’autrice non ci lascia a rimuginare sulla perdita, anzi fin dalla pagina successiva, ci regala una nuova prospettiva: se non siamo utili nel fare possiamo esserlo nell’esserci.
Arrivano infatti alcuni fiori in cerca di un riparo e chiedono proprio al nostro uccellino un aiuto.
Lui non esita neppure per un istante:
“Se vi va, potete stare da me…
… anche se il vento soffierà. Il sole scotterà, la pioggia bagnerà. La neve gelerà. Resterò”
E questo è solo l’inizio di una magica trasformazione dal sapore di incantesimo che agli occhi di bambini e adulti appare però assolutamente plausibile…ma non vi svelo quale
Un libro poetico che suscita sorrisi
Ciò che colpisce subito di questo libro è l’energia vitale dello spazio. Le illustrazioni, apparentemente statiche, se guardate con attenzione sprigionano tantissima vita ed un movimento lento, ma costante.
Il ritmo è scandito dalla natura, dal passare delle stagioni e dalla crescita interiore dell’uccellino.
La lievità del tratto, le sfumature di colore e la preziosità dei particolari ci portano sempre di più in una dimensione intima e poetica che accompagna il testo scritto in cui frequentemente udiamo i pensieri del personaggio.
La storia di inadeguatezza e di abbandono, che a noi adulti appare così triste, non è l’elemento principale che colpisce i bambini che anzi di questo uccellino ricordano la bellezza, la forza del superare le intemperie e il riscatto di aver trovato il proprio posto nel mondo nonostante all’inizio apparisse solo come un malfatto.
Libroterapia creativa: Esiste il destino?
Un particolare che è uscito più volte sia in gruppi di bambini di 5 anni sia nei più grandi è la coda dell’uccellino.
Il nostro malfatto è diverso dagli altri anche per questo: la sua coda è un fiore.
Particolare che all’inizio appare poco importante, ma che in più occasioni ha colpito i bambini dopo aver saputo che nel destino dell’uccellino saranno proprio dei fiori a fare la differenza.
Quel fiore bianco diventa quindi un segno premonitore ai loro occhi, qualcosa che, come nella favola del brutto anatroccolo, testimoniasse fin dalla nascita che quell’uovo diverso dagli altri era capitato lì per caso, arrivato da chissà dove e destinato a qualcos’altro.
Un destino segnato quindi, ma non inevitabile poiché sarà solo quel
Questo posso farlo
Detto senza pensarci troppo che lo renderà possibile.
Queste riflessioni mi hanno aiutato a capire il potenziale libroterapico di questo albo illustrato e ho provato ad utilizzarlo con alcuni gruppi di adulti scoprendo che questo è solo un piccolo spunto dei tanti che può dare anche ad un pubblico adulto
Leggiamo il libro in CAA alla scuola dell’infanzia
Ho due copie di questo libro: l’albo illustrato uscito anni fa e la copia in CAA di più recente pubblicazione.
Li porto sempre entrami con me e chiedo a loro di scegliere quale vogliono che legga. Spesso, soprattutto se conoscono già questo linguaggio, i bambini chiedono la copia in CAA quindi dopo la lettura ci soffermiamo ad analizzare questo linguaggio e cerchiamo di sfruttarne le potenzialità.
Ecco alcune riflessioni emerse nella scuola dell’infanzia:
- Il ritmo ripetitivo del testo, che colpisce favorevolmente i bambini, li aiuta moltissimo anche a riconoscere facilmente i simboli e a memorizzarli. Interessante notare come molti rimproverino al traduttore di non aver messo il fiore in quel guscio che si spezza poiché abituati a ritrovare nel testo elementi delle illustrazioni
- Nelle classi in cui si utilizzano stelline o altri simboli per premiare i bambini ho notato che la loro attenzione si focalizzava subito sulla parola riuscivano che si trasformava spesso in “erano bravi a” e il fatto di ritrovarlo nel testo rinforzava il significato del simbolo come premio.
- Molto interessante anche il simbolo “Stare” che rappresenta un punto immobile e sottolinea quindi anche l’immobilità a cui acconsente il nostro uccellino
Approfondimenti per la scuola primaria
– Alla scuola primaria è interessante fargli notare come la virgola sia associata alla parola ma. Questo crea un grandissimo rinforzo rispetto alla regola di mettere la virgola prima di Ma.
- Altra parola che ha suscitato la curiosità è stata quel volevano con un cuore che si sposta verso qualcosa. Quest’immagine ha avviato una bella discussione sul volere qualcosa con il cuore e il chiedere.
- Il racconto si presta anche per essere un’introduzione per parlare di tempo meteorologico, se poi volete approfondire potete utilizzare il materiale che trovate QUI
- E per introdurre il concetto di stagioni (per approfondire cliccare QUI)
Questi alcuni spunti emersi dai bambini osservando le illustrazioni e le immagini della CAA, ma sono certa che sono tantissimi gli spunti che possono emergere parlando con loro e, se volete scrivermeli nei commenti sarò davvero felice di confrontarmi con voi.
Titolo: QUESTO POSSO FARLO
Autore: Satoe Tone
Versione in simboli a cura di Enza Crivelli
Casa editrice: Uovonero
Collana I libri di Camilla
56 pagine
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