Pinguino è un libro esilarante e spiazzante che fa nascere mille domande, ma poi ci trova tutti concordi nel definire questo buffo animaletto un grande amico.
Libro pluripremiato è arrivato da poco in Italia grazie alla casa editrice Camelozampa che ne ha affidato la traduzione alla bravissima Sara Saorin che è riuscita a mantenere le simmetrie interne e l’architettura compositiva del testo originale pluripremiato di Polly Dunbar
Continuiamo quindi il nostro filone di “regali insoliti” (ne trovate altri QUI) con questo albo davvero molto speciale
Pinguino: un amico molto speciale
Ben strappò la carta del suo regalo.
Dentro c’era un pinguino.
“Ciao Pinguino!” disse Ben
“A cosa giochiamo?” disse Ben
Pinguino non disse niente.
Ben le prova tutte per far parlare il suo nuovo amico: prima scherza, ride, lo ignora, si arrabbia, arriva perfino ad attaccarlo ad un razzo e a mandarlo nello spazio cosmico, ma Pinguino non reagisce.
Pinguino resta immobile e impassibile fino a quando il leone che Ben voleva azzannasse Pinguino si mangia invece il bambino stesso perché fa troppo rumore.
A quel punto Pinguino corre in difesa dell’amico e scopriamo che semplicemente parla un’altra lingua.
Riuscirà Pinguino a salvare Ben o sarà troppo tardi?
Questo lo lascio scoprire a voi.
Perché ci piace?
Pinguino è un albo che ha affascinato i bambini dai 4 ai 9 anni perché ha molte sfaccettature differenti.
È un albo semplice da seguire, con frasi brevi e sfondo bianco che aiutano la fruizione del testo anche di chi si è avvicinato da poco alla lettura autonoma.
Ve lo consiglio però soprattutto per una lettura a voce alta che sarà intervallata dalle molteplici domande dei bambini: “Perché non parla?”, “Ma cosa fa ora Ben?”, “Ma è finto?” …
Vi suggerisco di non dare risposte alle loro domande, ma di fornirgli la possibilità di un confronto interessante attraverso un: “Secondo te?”, “Tu cosa faresti al suo posto?”, “Anche tu ti saresti arrabbiato?” …
Le riflessioni che ne nascono non solo sono molto interessanti, ma aiutano anche i bambini a raccontarsi
Tre personaggi, tre linguaggi diversi
Una cosa che colpisce molto e con cui ho lavorato soprattutto con i più grandi sono le diverse modalità comunicative che troviamo nel testo:
- Ben mette in gioco molteplici emozioni che trasmette sia verbalmente sia attraverso le azioni;
- Il leone non si scompone: passeggia, apre e chiude la bocca, ma ciò che pensa lo intuiamo principalmente dalle sue espressioni;
- Pinguino sembra impassibile, il suo corpo risulta molto statico, ma parla attraverso le immagini
Il linguaggio per immagini di Pinguino è stato associato da alcuni bambini alla CAA (di cui vi avevo parlato qui) perché anch’essa è una lingua che si esprime attraverso i simboli.
Qualunque sia il linguaggio utilizzato però i personaggi si capiscano perfettamente perché tra di loro a dominare sono le emozioni e l’impulsività bambina, linguaggio universale che non ha bisogno di parole.
Ben è stato a tratti cattivo con Pinguino eppure lui non esita un attimo ad affrontare il leone blu per salvarlo perché gli vuole bene.
Questo sentimento fatto emergere in modo inaspettato ed improvviso sconcerta il leone così come i piccoli lettori che subito non capiscono cosa stia succedendo, ma che alla fine portano a casa un sorriso che viene dal cuore
TITOLO: Pinguino
SCRITTORE e ILLUSTRATORE: Polly Dunbar
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