È un libro d’artista quello che vi sto per presentare, un albo illustrato di piccole dimensioni che si rivolge agli adulti, ma arriva anche ai ragazzi in modo trasversale.
A narrare questa storia con frasi brevi e tavole illustrate che allargano le parole all’infinito è il pluripremiato illustratore Quint Buchholz
Nel paese dei libri …
Il libro s’intitola Nel paese dei libri eppure non parla di libri, ma di noi lettori e ci racconta attraverso le storie che amiamo, i luoghi in cui leggiamo e per sottrazione attraverso ciò che non capiamo, che non ci piace o che in quel momento rifuggiamo.
È un libro potente in cui, tutti coloro che si perdono in un mondo altro fatto di storie che nascono dalle parole di un libro, si ritroveranno e avranno modo di osservarsi, di riflettersi dentro queste tavole che sembrano quadri e che molto devono al surrealismo di Magritte, ma che risultano del tutto originali e inaspettate.
Leggere è…
“Leggere è sognare per mano altrui” (Fernando Pessoa)
Con questa citazione inizia il nostro viaggio e non ci potrebbe essere frase che meglio racconta questo testo. Buchholz ci accompagna in un sogno ad occhi aperti che ricorda quello che facciamo quando c’immergiamo nelle pagine di un libro.
È un viaggio che culla, che emoziona, ma che fa anche riflettere.
Nessun lettore è escluso da questo viaggio, da chi legge libri per sé stesso, a chi lo fa per i bambini; da chi nel libro cerca avventure a chi trova la forza per cambiare sé e il proprio punto di vista ed arriva perfino ad avvicinarsi al proprio nemico.
L’illustratore non parla però solo di generi letterari, di amore per i libri e di emozioni positive ad essi legati, ma ci mostra come anche il nostro rifiutare certi racconti dica qualcosa d’importante di noi.
“C’è chi ha paura di volare
E chi certi libri non li sa amare”
Un’attività interessante per raccontare e raccontarsi tra adulti
Nei miei laboratori espressivi uno degli obiettivi è quello di raccontarsi, di scoprire, attraverso dei giochi narrativi, ciò che abbiamo dentro e portarlo alla luce a noi stessi attraverso la scrittura creativa.
Le tavole di questo libro si prestano splendidamente a questa attività poiché sono evocative e ricche di suggestione e invitano chi le osserva a ritrovarsi in esse anche senza il bisogno delle parole.
Durante un laboratorio espressivo, mi sono procurata alcune copie di questo testo e con dei post- it ho coperto le parole e la copertina in modo che, ai più, fosse sconosciuto.
Ho invitato le persone a cercare la propria immagine e a raccontarla inserendovi qualsiasi suggestione vi trovasse.
Dopo aver fatto questo ho messo in mezzo al gruppo dei bigliettini in cui c’erano le frasi del libro, ho chiesto loro di sceglierne una e di raccontare come mai l’aveva scelta e se trovasse collegamenti tra l’immagine precedente e la frase.
Alcuni hanno risposto a voce, altri hanno scritto un breve racconto che unisse frase e immagine.
Dopo aver ascoltato tutti, ho tolto i post it ed abbiamo letto il libro insieme. La lettura ha creato in alcuni il bisogno di modificare in parte il testo, in altri quello di allungarlo inserendo nuove suggestioni.
Alla fine ognuno di noi ha raccontato il suo essere lettore ed abbiamo creato un nostro personale libro intitolato: Nel paese dei nostri libri
TITOLO: Nel paese dei libri
AUTORE: Quint Buchholz
Casa editrice: Beisler
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