Il Madame Butterfly di Benjamin Lacombe s’ispira all’omonima celebre opera di Puccini e a Madame Chrysantème di Pierre Loti il primo dei soggetti letterari ambientato in Giappone.
Il libro a fisarmonica di Lacombe ci conduce attraverso grandi tavole a olio in un Giappone dalla bellezza antica e misteriosa.
Sfogliandolo da un lato si può leggere come un qualsiasi albo illustrato, mentre aprendo il lato opposto si crea una lunga grande illustrazione in cui disegni ricchi di simbolismo ed elementi naturali si alternano raccontandoci i sentimenti di Butterfly.
Madame Butterfly: quando l’amore è un inganno
“Oh, Butterfly! Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte?”
Così inizia il prologo di questo libro che racconta la storia di Madame Butterfly e Franklin Pinkerton, aitante tenente della marina statunitense.
Pinkerton arriva in Giappone in barca scoprendo che:
Era consuetudine, per l’emigrante di passaggio, prendere casa e moglie durante il soggiorno. Strana usanza colonista per questo paese fatto di antiche tradizioni: l’avrei capito più tardi a mie spese!
Arrivato sull’isola, inizia una perlustrazione del luogo per conoscere meglio quella cultura con cui voleva far affari e, per prima cosa, si fa condurre in una famosa casa del the: Il Giardino dei fiori.
Sarà proprio qui che sorseggiando una tazza di the in questo splendido giardino vedrà una donna:
minuta, la vita sottile come un filo di seta, quasi irreale. Lemani mani delicate sfuggivano dalle lunghe maniche a pagoda della sua veste… quella farfalla che volava e si posava con grazia incantevole sarebbe stata mia, anche a rischio di spezzarle le ali.
La farfalla di cui il tenente parla è ovviamente madame Butterfly. Il percorso che l’uomo dovrà fare per averla non sarà facile poiché la ragazza è una geisha: una donna da ammirare, desiderare, ma che non si può sposare!
Alla fine però in tutto il mondo ogni cosa ha un prezzo e quando Pinkerton alza la posta l’intermediario a cui si rivolge (seguendo la tradizione giapponese) lo accontenta.
Butterfly si rivelerà una moglie che lo ama e lo onora in tutti i modi dedicando a lui tutta la sua vita e continuando a comportarsi come una geisha solo per lui, ma per un uomo americano gli usi e i costumi giapponesi sono pieni di regole, gesti ossessivi e ripetitivi e, un po’ alla volta, nonostante tutti gli sforzi della ragazza per compiacerlo e sedurlo, il tenente si pente della propria scelta e al primo segnale ritorna in patria con la promessa:
Mia piccola Butterfly, tornerò quando ci saranno le rose, nella bella stagione, e quando il pettirosso farà il suo rito
Pinkerton parte e si crea una nuova vita in America sposando una donna indipendente e libera conosciuta mentre manifestava per il voto alle donne.
Butterfly invece rimane con un bambino nel grembo e inizia un estenuante periodo in cui elle rifiuta ogni uomo che le si propone, arrivando perfino a rifiutare le regole della legge giapponese poiché aspettava il proprio marito essendo lei: una moglie americana.
Ma l’attesa non è la parte più triste della nostra farfalla, dopo anni, infatti, con una lettera, il tenente decide di slegarla dal loro matrimonio ed è così che apprende di essere diventato padre.
Non pago quindi del dolore che ha già causato prende la decisione di ritornare a Nagasaky con la nuova moglie e mandarla a chiedere a Butterfly di dargli il figlio per poterlo crescere in America.
Il bambino? Volete prendermi proprio tutto! Mio figlio! E lui, lui non ha nemmeno il coraggio di venire” implorò Butterfly disperata
Pinkerton osserva tutto da lontano e sarà proprio dal suo nascondiglio che potrà raccontarci la fine di questa storia.
A chi lo consiglio?
Questo libro è una vera opera d’arte sia per il racconto diviso in tre atti, sia per le fantastiche illustrazioni che contiene che potrebbero già da sole essere dei quadri d’arredo.
Se siete affascinati dalla cultura giapponese e vi piacciono i libri particolari in cui le immagini approfondiscono ciò che la storia racconta e ci aiutano ad entrare in vera empatia con Butterfly questo è il libro che fa per voi.
A rendere tutto ancora più speciale c’è il formato molto grande e la copertina che fa da cartellina contenitrice a questo testo a fisarmonica e lo protegge chiudendosi a fiocco con una cordicella.
Un regalo raffinato, da sfogliare o da esporre in casa come quadro da poter cambiare a seconda dell’umore.
L’idea in più:
Se vi è piaciuto l’articolo e volete approfondire ancora di più la cultura giapponese ecco tre link che possono raccontarvi ancor meglio il mondo di Butterfly:
Un articolo sulle geishe (QUI) , sulla cerimonia del the (QUI) e se a questo punto avete deciso di partire per un viaggio in Giappone, ecco un luogo da non perdere un’ isola sacra, patrimonio dell’Unesco che vi permetterà di immergervi completamente nelle antiche tradizioni: Miyajima (QUI)
Se volete scoprire altri libri d’artista: Cliccate qui
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TITOLO: Madame Butterfly
AUTORE: Benjamin Lacombe
TITOLO: Madame Butterfly
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 72
2 Comment(s)
Sai che non ho mai letto il libro? Avevo visto il film con Jeremy Irons ma non ricordavo fosse una storia così triste! Forse si trattava di una versione un po’ “libera”. Comunque la cultura giapponese mi ha sempre affascinata, e anche il mondo delle geishe!
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