L’isola di Lube è un romanzo per ragazzi dai 9 anni in poi che racconta l’avventurosa vacanza di tre fratelli che per tre settimane si devono trasferire sull’isola della nonna paterna: nonna Lube.
Un romanzo di formazione ricco di colpi di scena e di avvenimenti in cui i ragazzi si riconoscono e che danno molti spunti per un confronto di gruppo
L’isola di Lube: trama
“Eravamo seduti tutti sul divano. Mamma sulla poltrona. Papà in piedi. L’evento era solenne, perché nella nostra famiglia non siamo mai tutti insieme nella stessa stanza, figuriamoci sullo stesso divano.
“Sta per succedere qualcosa” pensai “qualcosa di grosso”. E forse lo pensarono anche Susanna e Lo, ma questo non lo posso sapere con certezza.
Se lo stavano pensando avevano ragione perché da lì a pochi minuti i genitori avrebbero annunciato che sarebbero partiti per un viaggio a due di tre settimane e che i ragazzi sarebbero andati sull’isola Lube, la nonna paterna che solo Lo, il più grande, ricordava vagamente e non in modo affettuoso.
Nonno Lube non è una nonna normale, non si fa trovare sulla porta ad attenderli, non li riempie di coccole, ma mette i due fratelli più grandi a dormire nello stesso letto per lasciare il letto al cane e su di lei sull’isola girano voci molto strane.
Lo, Susi e Ed, la voce narrante della storia, rispettivamente di 8,12 e 11 anni si ritrovano catapultati in una nuova realtà in cui saranno liberi di crearsi nuove amicizie, di provare a far cose mai fatte, ma anche di crescere e superare le loro paure.
Lo inizia a girare con un gruppo di serfisti, Susi si crea nuove amicizie che la inseriscono nella vita sull’isola ed Ed, chiuso nel suo mutismo selettivo, supera le sue paure e indaga su un mistero che riguarda la nonna
La cosa si complica ulteriormente all’arrivo di Giglio, una ragazza dal fascino irresistibile la cui vita si intreccerà con quella della famiglia di Ed in molti modi diversi…
A chi lo consiglio?
L’isola di Lube è un romanzo di formazione può affascinare lettori dai 9 anni in poi che abbiano voglia di una storia di avventura e di crescita. È una lettura piena di colpi di scena, ma anche di spunti di riflessione che non passano inosservati. La voce narrante, colpita da un mutismo selettivo ci mette di fronte ad emozioni che i ragazzi conoscono molto bene: il primo innamoramento, la voglia di essere accettati, le parole che vorremmo dire davanti ai prepotenti, ma che non escono al momento giusto, …
Che cosa ne pensano i ragazzi?
Oggi vi riporto la recensione di una ragazza di undici anni che mi ha chiesto di rimanere anonima, ma che penso che possa meglio di me spiegarvi cosa può suscitare questo libro:
“Io non soffro di mutismo selettivo, ma le parole non mi vengono mai al momento giusto quindi spesso taccio e osservo come fa Ed e in lui ho ritrovato molto di me e di ciò che mi circonda.
Ed è in realtà il personaggio più forte e lo dimostra in molte occasioni, suo fratello Lo ha bisogno di fare cose stupide come unirsi a dei ragazzi sciocchi o bere birra per sentirsi grande ed accettato perché in realtà è un insicuro, Susi sembra una bambina più piccola della sua età, o ameno di come ero io alla sua età, mentre lui osserva, riflette e cerca di superare le sue paure e di capire gli altri e questa non è una cosa piccola.
I genitori non raccontano balle per dire che si vogliono fare i fatti loro, lo dicono e basta e la nonna mostra tutte le sue fragilità e stranezze senza problemi. Questo è un aspetto rassicurante perché ti fa vedere che tutti possono sbagliare, ma anche che forse le cose è meglio affrontarle subito e non dopo decine di anni.
A me è piaciuto tantissimo quando ci siamo confrontati su cosa sarebbe successo dopo la fine della storia perché ognuno ha tirato fuori qualcosa di sé e della sua vita e alla fine io ho cambiato idea su tante cose, come sul fatto che esistano cose che non verranno mai perdonate. Le mie amiche mi hanno insegnato che si può perdonare tutto nella vita, ma davvero tutto. Io però non sono così buona e se fossi stata al posto di Giglio una vendetta me la sarei presa…”
La parola alla scrittrice
Dopo aver ascoltato cosa ne pensa una delle nostre giovani lettrici vediamo come racconta questo romanzo l’autrice stessa:
«Ed, Lo e Susi si trovano nel limbo tra l’infanzia e l’età adulta e il richiamo dell’isola e dei suoi segreti e delle sue minacciose meraviglie è prepotente, e li chiama a fare il salto. È proprio quell’attimo lì, in cui ci si sente chiamati a saltare, che mi ha catturata nella scrittura. Non credo fosse importante raccontare i motivi che hanno provocato il mutismo selettivo di Ed, quello che mi interessava era scoprire cosa accadeva alle sue parole o alle sue non parole in quel momento lì. Cosa accadeva all’interno del legame con i fratelli Susi e Lo. Quel “momento” dura tre settimane, un tempo che si riempie di eventi, che fanno solo da sfondo a delle scoperte importanti, che cambieranno ognuno dei personaggi per sempre. Ed, Lo e Susi scoprono tanto su sé stessi, su un inaspettato coraggio, sulla voce risucchiata in gola, sulle possibilità e le mancate possibilità, sulle piccole conquiste e sulla famiglia che non è un blocco stabile, ma si trasforma e si allarga e prende forme inaspettate, rafforzandosi.» (Stefania Gatti)
TITOLO: L’isola di Lube
AUTORE: Stefania Gatti
illustrazione di copertina di M. Cristina Costa
Autore: Edizioni Corsare
168 pagine
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