Negli ultimi due incontri del gruppo di lettura abbiamo parlato dei nostri libri di viaggio.
Di viaggi intesi come vacanze, luoghi lontani o percorsi metaforici che sembrano parlare d’altro, ma in realtà parlano di vita.
Ognuno di noi ha portato le sue esperienze, i suoi racconti, le sue letture e i suoi pensieri ed è stato molto molto interessante vedere i percorsi che si creano quando più esperienze si confrontano.
Nella mia borsona avevo molti libri, ma li ho tenuti lì, nascosti, pronta a farli uscire quando voi li evocavate con le vostre storie. Alcuni sono usciti tante volte, altri sono rimasti nascosti… pronti per i prossimi incontri.
Oggi voglio ripercorrere con voi il nostro viaggio, le nostre letture facendoci ispirare dall’albo illustrato che ha dato il via ai nostri incontri “Il buon viaggio” (di cui vi parlo QUI)
Se il buon viaggio si vede dal mattino…
Uno ti dice Buon Viaggio
Quando ti vede andar via
Pronto per un lungo cammino
Le vacanze sono alle porte e di viaggiare forse ne abbiamo tutti voglia, ecco perché il primo incontro ci ha portato in giro per luoghi lontani da casa.
Siamo andati in Giappone con la stupenda Madame Butterfly ( di cui vi parlo qui), a Parigi con i racconti Parigini di diversi autori famosi raccolti da Corrado Augias (che trovate qui) o con Hemingway nella sua Festa mobile che ci ha fatto scoprire i bistrò, i marciapiedi, le bevute, l’oppio, le corse e la vita artistica e sfrenata di quella fiesta parigina che animava le strade della capitale negli anni in cui l’autore vi ha vissuto ( la trovate qui)
Ci siamo poi avvicinati a casa, perché la nostra Italia non ha nulla da invidiare alle altre città e abbiamo scoperto I segreti del Vaticano con Corrado Augias (che trovate qui) e abbiamo girato lo stivale per riuscire a completare la lista tutta anni 90 delle trentenni di Hai detto trenta? (di cui vi parlo qui).
Libri di viaggio: Io viaggio da sola
Per stare solo
Ma con chi ci piace viaggiare? Alcune preferiscono i viaggi con la famiglia o con gli amici come le storie dei libri che vi ho raccontati, altri hanno luoghi che hanno scelto di non visitare mai più poiché portano con sé momenti dolorosi, ma anche di crescita come la spiaggia della protagonista di L’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale (che trovate qui)
Altre infine hanno deciso di viaggiare da sole, per stare con sé stesse, per scoprirsi e riscoprirsi come le protagoniste di Wild (che trovate qui) o di io viaggio da sola (che trovate qui)
Viaggio come metafora
Per vedere cose e posti
E persone che non avevi mai visto
Per scoprire tesori che ancora non sai.
Il viaggio è da sempre metafora di crescita, di sviluppo di cambio di prospettive. Ogni volta che incontriamo un luogo, una cultura, un modo di vivere diverso dal nostro i nostri orizzonti si allargano, quando rimaniamo chiuse nei nostri confini e restiamo immobili nel nostro presente al contrario i confini si restringono.
Possiamo leggere il viaggio come percorso iniziatico in tutte le fiabe popolari, ma possiamo anche scorgere la differenza tra apertura e chiusura nei silent book La porta (che trovate qui) o Viaggio (che trovate qui)
E se al viaggio nella fantasia preferiamo quello reale ecco che la differenza tra viaggio e staticità ci appare evidente nel romanzo L’amica geniale (che potete trovare qui)
Libri di viaggio: Ma quand’è che un viaggio è buono?
Quando sai dove andare. Ma anche quando non lo sai e lo scopri strada facendo
Il viaggio rappresenta anche l’ignoto, le nuove conoscenze, ii nuovi ostacoli da affrontare, ma anche l’incontro con persone che possano viaggiare insieme noi. Come sottolinea Michela Murgia in “Noi siamo Tempesta” (che trovate qui) l’unione fa la differenza e forse anche il viaggio insieme alle persone giuste può fare molta differenza.
La persona giusta può essere chi ci vuole bene, chi condivide con noi una passione e viaggia per approfondirla come ad esempio lo scrittore di Florario che ci porta a passeggio per il mondo alla ricerca di fiori, piante e tradizioni ad esse legate.
La compagnia giusta però, se proprio devo dire la mia, penso che debba avere un’unica grande caratteristica, essere un amico, un confidente, un compagno, un libro che condivida con voi la voglia di diventare
Esploratori del mondo
Buon Viaggio
Se ancora non siete stanchi di leggere di libri di viaggi eccovene altri:
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