La parola nanna è una parola che coccola, accoglie, abbraccia e… fa sbadigliare, ma quando la leggiamo nel titolo di un libro non abbiamo dubbi: stiamo entrando in una favola della buonanotte!
Ed infatti anche questa volta le luci, si spengono, l’abbraccio della mamma ci culla e ci sentiamo al sicuro fino a quando…
La polizia della Nanna: buonanotte a grandi e piccini
Enzo dopo aver cenato con la mamma sta, beato.
Poi si sveglia… in un altro posto!
È da solo e il buio è pesto!
Ora Enzo è arrabbiato,
vuol sapere chi lo inganna.
“Chi mi sposta per la casa
Proprio quando faccio nanna?”
Enzo inizia a girare per la casa in cerca di risposta, ma ben presto vede uscire dal bagno un auto blu con le sirene accese e decide di far finta di dormire per scoprire che cosa sta succedendo.
Vede così uscire dall’auto degli agenti in divisa blu armati di cucchiai e con tanto di caschetto stellato. Gli agenti fanno il giro della casa per veder com’è la situazione, ma tanto è il lavoro da fare, nessuno è nel suo letto; il papà dorme sul divano, la mamma sulla panca, il cane nel letto…
I poveri agenti sono indaffarati a mettere tutto a posto quando Enzo, vedendo la macchina della polizia non resiste e aziona la sirena, a quel punto…
Perché ci piace questo libro?
La polizia della nanna è un libricino di quarantotto pagine che alterna la storia in rima su pagine dai colori sgargianti ad illustrazioni che riportano ai colori della notte e alle ombre scure che lei crea.
I paragrafi semplici e non troppo lunghi sono molto amati dai bambini che seguono la storia con interesse e si fanno cullare dal ritmo delle parole
Dell’importanza di leggere libri in rima a bambini 0 – 6 vi avevo già raccontato Qui, ma oggi mi vorrei soffermare con voi sull’importanza dello stupore in una storia.
Il racconto inizia da un’esperienza che tutti i bambini hanno fatto: addormentarsi con la mamma e svegliarsi in cameretta da soli. Io quella sensazione ancora me la ricordo. L’inizio quindi non è dei migliori, ma ecco che la fantasia, lo stupore prende il sopravento e da una sensazione di fastidio si passa al divertimento, alla curiosità, alla frenesia di girare pagina per scoprire cosa succederà.
Questo è ciò che rende un libro, un bel libro il saper creare con il lettore quella sospensione dell’incredulità che ci permette di credere in Babbo Natale e anche, perché no, in questa polizia notturna che abbiamo scoperto avere un nome: i Polinotti.
L’idea in più
Quando quest’ estate abbiamo partecipato alla lettura del libro da parte dell’autore, il momento della narrazione è stato seguito da un laboratorio in cui i bambini sono stati invitati a diventare Polinotti ossia poliziotti della polizia della nanna.
Data l’immagine della divisa si sono divertiti a disegnarsi come Polinotti poi Roberto ha dato un numero a tutti loro e li ha segnati nella sua agenda polinotta.
Matilde è la numero 65.
Una classe Polinotta
Alla fine dell’estate, dopo aver letto questo libro ai miei alunni e aver scoperto che anche loro volevano diventare Polinotti ho deciso di creare un mio percorso scolastico Polinotto e con l’aiuto dell’autore ogni bambino è entrato nel corpo speciale notturno
Per prima cosa abbiamo letto la storia poi ad ogni bambino è stata data una stella con il proprio nome “Da vero poliziotto” come ha sottolineato subito Luca
A questo punto siamo entrati in classe dove sulla porta avevo preparato questo cartellone che ci accompagnerà per tutto l’anno
Una volta seduti i bambini hanno ricevuto il quaderno Polinotto che ci accompagnerà nei primi mesi scolastici e dentro il quale ho riproposto il laboratorio ideato da Grassilli
Parola ai bambini (gruppo eterogeneo di lettori 5- 6 anni)
“La polizia della nanna mette tutti insieme perché è brutto che qualcuno sia da solo” Laura
“Io sarei scappato con la macchina della polizia e avrei cercato la centrale segreta perché così scoprivo tutti i segreti” Elia
“Io non posso essere un Polinotto perché di notte dormo, ma posso aiutarli a mettere a letto mio fratello perché lui è piccolo e si sveglia un sacco di volte” Riccardo
“Un Polinotto ha un cucchiaio in mano perché forse, come la mia mamma, quando tutti in casa dormono va in cucina a preparare il pranzo” Letizia
“La sirena della polizia fa Nino Nino e quando passa faccio Nino Nino anche io, ma se suona di notte mi sveglio” Luca
“La casa di Enzo è strana e i suoi animali sono blu e rossi, secondo me Enzo abita in Sardegna perché là hanno il mare e i colori sono diversi. Per questo hanno la polizia della nanna perché quando i bambini si svegliano di notte vogliono uscire a fare il bagno, ma se scappi di casa di notte la mamma si preoccupa infatti cerca di fare la guardia sulla panca ma poi è troppo stanza e non ce la fa” Matilde
I polinotti sono un po’ come gli elfi di babbo Natale che arrivano di notte solo se dormi infatti Enzo fa finta di dormire se no scappano” Mara
TITOLO: LA POLIZIA DELLA NANNA
CASA EDITRICE: Sabir editore
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