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Io sono Bellaq

Io sono Bellaq

La storia che vi racconto oggi evocherà certo ricordi non molto piacevoli ai più grandi, ma non saranno a questi a tenervi incollato ai libri quanto piuttosto il taglio folle, surrealista e molto vero in cui l’autore ci racconta l’attualità.

Si parla di pregiudizio, di terrorismo, di attentati in questo libro, ma lo si fa con un’ironia e con uno sguardo così tagliente e allo stesso tempo comprensivo che piace ai bambini dagli 8 anni in poi e che ci invita ad essere più comprensivi e più cauti con i nostri giudizi, perché non ci rendiamo mai pienamente conto della forza distruttiva del pregiudizio finché non lo viviamo davvero.

Io sono Bellaq… storia surreale di pregiudizi reali

Bellaq ha 9 anni quando, una mattina, andando a scuola con i suoi amici sente parlare di un attentato avvenuto la sera prima.

“C’è un pazzo, capisci? Entra in un ristorante ed uccide! Ma proprio tutti eh.

È entrato nel ristorante e pam! pam! Ha ammazzato tutti quanti”

Io sono Bellaq

Queste le voci che circolano tra i compagni, voci che incuriosiscono anche Bellaq, ma che lui non conosceva poiché la mamma gli vieta di guardare la tv a colazione.

Le chiacchiere continuano e si fanno sempre più spaventose e spettacolari, al punto che l’insegnante decide di trattare l’argomento in classe per fare un po’ di chiarezza nel groviglio d’informazioni che ormai mischiano fantasia e realtà.

È proprio mentre la classe di Bellaq è intenta in questa conversazione che arrivano con l’elicottero due poliziotti vestiti di nero, con passamontagna e armi sguainate per prendere proprio lui: Bellaq Mostaganem.

È lui il terrorista che tutti cercano a Parigi.

Inizia così la folle avventura di Bellaq che attraverso l’ironia e la magistrale scrittura di Cuvellier (che molti conoscono per La zuppa dell’orco) ci mostra come la paura può spingerci al pregiudizio e a situazioni follemente surreali.

A chi lo consiglio?

È un libro che penso dovrebbe entrare a far parte di tutte le biblioteche scolastiche e non per bambini dagli 8 anni in poi.

È un libro che vi invito a leggere e a far leggere ai vostri ragazzi.

Il racconto breve accompagnato da font e impaginazione ad alta leggibilità si presta ad esser letto da tutti i ragazzi singolarmente o per una lettura ad alta voce in un progetto scolastico dato che non richiede più di tre o quattro lezioni.

Perché leggere questo libro ai ragazzi?

La storia, lo avrete certo capito, ci rimanda ad un atto terroristico successo a Parigi in una storia ancora troppo recente. Una storia che forse i più piccoli non ricordano con esattezza, ma che comunque risuona anche nelle loro orecchie poiché purtroppo non ancora così lontana.

Io sono Bellaq

Questo libro non gli racconta la storia, mostra loro la situazione attraverso gli occhi di un bambino che si trova coinvolto in qualcosa che non capisce e che è più grande di lui solo perché ha il nome sbagliato nella città sbagliata.

Ad una prima lettura spesso i ragazzi si fanno prendere dall’ironia dello scrittore e si divertono, ma se poi riflettete con loro su ciò che si racconta e gli rileggete alcuni passaggi significativi sanno riflettere, fin dalla terza elementare, in modo profondo sui pregiudizi, su cosa può causare nella vita di Bellaq essere nato con il nome sbagliato e su come a volte, presi dalla paura sappiamo essere paradossali.

Vi invito però a non interrogarli sul testo poiché ciò ne rovinerebbe la potenza evocativa. Non chiedetegli cos’hanno capito confrontatevi con loro sul testo, domandategli che cosa ne pensano, se ritengono che anche intorno a loro o forse proprio a lor possa succedere di trovarsi in brutti guai solo per pregiudizi o pettegolezzi

E lasciategli il tempo di rifletterci, anche qualche giorno perché questo libro tu macina dentro e ha bisogno di essere digerito, ridiscusso e ridigerito di nuovo per esprimere tutto il potenziale che una storia può avere quando parla di cose importanti.

Un libro ad alta leggibilità

In molti testi ora trovate la scritta “ad alta leggibilità”, ma devo dire che anche a scuola, per i ragazzi con difficoltà nella lettura scelgo spesso libri di questa casa editrice poiché ha un’impaginazione molto efficace:

  • Il font utilizzato (che può essere scaricato e utilizzato gratuitamente per chi non ne fa un uso commerciale e lo trovate QUI);
  • L’assenza di troppi colori e la predilezione per il color crema che stanca meno la vista e facilita l’attenzione sulla parola scritta;
  • Le righe spezzate che danno ritmo alla narrazione
  • I paragrafi brevi e ben distanziati che risultano un traguardo facilmente raggiungibile dal ragazzo e aumentano il piacere per la lettura

TITOLO: Io sono Bellaq

AUTORE: Vincent Cuvullier

ILLUSTRATORE: Aurélie Grand

Casa editrice: Bianco e nero edizioni

Altri libri ad altaleggibilità li trovate QUI

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