Il tunnel : fiaba moderna di Anthony Browne

Il tunnel : fiaba moderna di Anthony Browne

Il libro di oggi è davvero una piccola perla letteraria che unendo realtà e fantasia ci racconta del rapporto speciale che esiste tra fratelli, a volte conflittuale, ma anche molto intimo e profondo.

Addentriamoci insieme in questo tunnel per scoprire le tantissime sorprese che ci riserva

Il tunnel di Anthony Browne: Trama

C’erano una volta una sorella e un fratello che non si assomigliavano per niente. Erano diversi da ogni punto di vista.

Inizia così la storia di questi due fratelli che litigano e si stuzzicano giorno e notte fino a quando

Una mattina la mamma perse la pazienza.

“Fuori di casa tutti e due” disse “E cercate di essere gentili tra di voi, per una buona volta. E tornate in tempo per pranzo”

Ma il bambino non voleva che la sorellina stesse con lui.

Decide così di giocare sulla paura della sorella e la porta in una discarica.

Lì, mentre lei legge, lui trova un tunnel e ci si infila sapendo che la paurosa sorellina non lo seguirà.

Il tempo passa e la bambina sempre più preoccupata decide di infilarsi nel tunnel per cercarlo.

Dall’altra parte si ritrova in un bosco spaventoso dove gli alberi, dal tronco contorto, sembrano facce mostruose e dove trova suo fratello che…

Questo lo faccio scoprire a voi, ma tranquilli come in ogni fiaba che si rispetti il finale sarà: e vissero tutti felici e contenti

 

C’era una volta il mondo magico dei bambini

I richiami fiabeschi iniziano già dalla copertina. Difficile non scorgere un’intraprendente Alice nel paese delle meraviglie in quella bambina che lascia un libro di fiabe per entrare in un tunnel.

A confermarci quest’aria fiabesca è quel “C’erano una volta…” con cui inizia la nostra storia, ma non fatevi ingannare, Brown utilizza il fantastico come metafora mentre ci racconta una storia vera in cui i bambini e i ragazzi si riconoscono presto.

L’impaginazione inglese che riporta due immagini separate con sotto la scrittura su fondo bianco, aiuta anche visivamente a cogliere il parallelismo tra i due bambini, passando da due riquadri ad uno nel momento in cui si incontrano.

Molto interessante è anche il dinamismo delle immagini e l’inquadratura cinematografica che ci aiuta ad esempio a seguire la bambina passo passo nel tunnel e a scoprire con lei sempre di più il bosco attraverso un’ immagine che si allarga sempre più fino a diventare a doppia pagina

Interessanti anche i risguardi in cui troviamo due tipi di pareti, che nella prima immagine vengono associati ai bambini e in cui all’inizio troviamo solo il libro della bambina che nei risguardi finali passa nell’altra pagina e si associa al pallone per indicare come da due individualità sia nato un gruppo

La parola ai ragazzi: laboratorio creativo sullo sguardo

Questo albo illustrato è stato protagonista di un percorso creativo letterario fatto da un gruppo di giovani lettori dagli 8 agli  11 anni

Il tema era lo sguardo e di Anthony Browne erano stati scelti questo libro e E se… (che trovate QUI) i giovani lettori si sono divertiti subito a cercare gli indizi fiabeschi di questa storia non solo nella trama, ma anche nei particolari delle illustrazioni.

Tanti i riferimenti emersi, alcuni anche molto fantasiosi come chi ha scorto una corona sopra la testa della bambina formata dai fiori della parete

 

Un dito che ferisce

Non è poi passato inosservato il gesto del dito accusatorio che mortifica i bambini fatto prima dal fratello e poi dalla madre come ad indicare che il bambino la stesse emulando. La tecnica di mostrare solo la mano è piaciuta moltissimo ai ragazzi perché:

“Vedi quel dito puntato e senti subito un urlo, un rimprovero, una minaccia. Non hai bisogno di guardare bene le facce dei bambini per capire che quel dito fa male” (Rebecca, 11 anni)

 

Costruiamo le nostre immagini in movimento

E’ piaciuto moltissimo anche l’avanzamento della bambina nel tunnel come ci racconta Samuele

“Quando vedi la bambina che va nel tunnel la vedi muovere, e se tagliassimo le immagini e le aprissimo velocemente lei si muoverebbe come nei film. Mio padre ha un libro di quando era piccolo che funziona così” ( Francesco 10 anni)

Dopo questo intervento abbiamo provato a costruire anche noi il nostro piccolo gioco di movimento che avevo preparato seguendo questo bellissimo tutorial di Focus Junior:

 

Esplorando il bosco…

La cosa che però ha incuriosito di più è sicuramente il bosco

Carlotta:“E’ sempre più spaventoso perché lei lo vede con gli occhi della paura come il bimbo di “C’è un rinofante sul tetto”(che trovate qui)

Giada: “Sì però lei ha paura del bosco non del buio

Nicholas: “Ha paura dei troll, vedi che negli alberi ci sono dita, piedi, occhi? Sono i troll che si nascondono l’ho visto in un film

Davide: “Secondo me ha paura dell’accetta perché se c’è qualcuno di cattivo quella fa morire

Carlotta: “Qualcuno c’è, è la strega che vive nella casa con il tetto giallo e ha creato l’incantesino

Giada: “Ma sembra l’incantesimo di Frozen, quello del secondo film

Nicholas: “Frozen l’ha copiato forse da Brown perché si sa: per creare storie nuove devi conoscere tante storie e mescolarle con la tua fantasia così sono belle e questo libro per me è più vecchio di Frozen perché quella carta alle pareti la usano solo le nonne”

 

Questi sono solo piccoli stralci delle conversazioni nate dal laboratorio fatto su questo libro in tre incontri da un’ora ciascuno.

Penso che possano raccontarvi come per i bambini sia fonte di stimolo e possa aiutare non solo a raccontare, ma anche a giocare con le immagini come ci ha mostrato il laboratorio che loro stessi hanno suggerito

Se conoscete questo libro e avete altre esperienze od opinioni vi invito a scrivermelo così da poterci confrontare e magari scoprire nuovi insieme nuovi particolari interessanti.

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TITOLO: Il tunnel

Autore Anthony Browne
Illustratore Anthony Browne
Traduttrice Sara Saorin
Collana

Casa editrice: Camelozampa