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Hai mai scritto un Haiku? Ecco perché dovresti farlo!

Hai mai scritto un Haiku? Ecco perché dovresti farlo!

 

Ci sono moltissime cose che mi affascinano della cultura giapponese, ma penso che la principale sia quella di riuscire a creare un luogo di silenzio, riflessione e semplicità racchiuso all’interno di un palazzo immerso nel caos.
I giapponesi riempiono la loro vita di molti momenti lenti e riflessivi tra cui i più famosi penso siano: la cerimonia del the, il giardino zen e appunto gli Haiku
Come vi ho già raccontato nella recensione del libro “Vorrei un tempo lento lento” quest’anno sono alla ricerca di tempi più lenti, distesi e riflessivi e proprio in quest’ottica ho deciso di colorare le giornate di questo 2018 appena iniziato con gli haiku

Che cos’è un Haiku?

L’Haiku è un’immagine fatta di parole.
Alcuni la definiscono poesia poiché ha una sua struttura costituita da:
Primo verso: 5 sillabe
Secondo verso: sette sillabe
Terzo verso: 5 sillabe

 

In realtà io la trovo un modo per fermare un istante, un’emozione, un sentimento passeggero. La grandiosità di questo componimento è che metricamente è facilissimo, ma per creare qualcosa di veramente significativo bisogna fermarsi, rallentare, osservare e far proprio ciò che percepiamo.

 

 

Poesie per quattro stagioni più una

In questo libro troverete Haiku per ogni stagione.

Dai fiori che sbocciano fino al silenzio della prima neve passando per le gialle foglie d’autunno, il gioco, gli amici, la natura, …
Sono semplici poesie che fanno riflettere, aiutano ad osservare e possono essere ispirazione per creare i propri Haiku e la propria visione del mondo.

E’ un libro che consiglio dagli 8 anni in poi. 

Io lo userò molto con i ragazzi dai 10 anni ai 99 perché penso siano quelli che hanno più bisogno di fermarsi a fare questo gioco, osservare e riflettere. I bambini, per natura, sono molto più ricettivi e, secondo la mia esperienza, anche più bravi a fare Haiku.
Penso siano importanti per iniziare un discorso, un viaggio attraverso ciò che ci circonda e per avere poi uno strumento per dare un nome a ciò che sentiamo.

In questo periodo storico in cui sempre di più social e messaggini ci chiedono di essere sintetici e di facile lettura perché non esercitarsi invece a interiorizzare con calma ciò che viviamo, ma a farlo così profondamente da riuscire a dirlo con poche parole?

Se ci pensate è molto facile raccontare qualcosa con molte parole, ma esprimersi con poche sillabe implica conoscere profondamente ciò di cui parliamo e sentirlo nostro al punto di esprimerne la vera essenza. Ciò ci obbliga anche ad osservare meglio e fare più esperienza di ciò che invece non riusciamo a esprimere in questo modo… e chissà che giocando a creare Haiku non impariamo anche ad ascoltare e fare più esperienza anche di noi stessi?

Perché scrivere un Haiku?

Per fermarsi, ascoltare, riflettere e capire davvero che cosa sentiamo e pensiamo delle cose e magari anche per accorgersi di ciò che ci circonda e che correndo continuamente con mille pensieri per la testa non avevamo mai visto.

Voi avete scritto qualche Haiku? Se lo avete fatto o lo farete scrivetemelo nei commenti potrebbe essere d’ispirazione per chi legge questo articolo dopo di voi

 

Titolo: Haiku Poesie per quattro stagioni più una

Autore: Silvia Geroldi

Illustratore: Serena Viola

Editore Lapis edizioni

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