Il rapporto tra lettori e scrittori non ha un prima o un dopo che non sia quello deciso dal lettore stesso, capita quindi che si incontrino storie molto recenti che ci portano poi a scoprire libri molto più datati, ma che parlano alla nostra quotidianità.
Questo è ciò che è successo a me con Andrew Clements.
L’ho incontrato per caso con “Il gioco del silenzio” che vi ho raccontato QUI e solo successivamente ho scoperta l’opera che ha decretato il suo successo ed è diventato un longseller negli stati uniti e anche qui da noi: Drilla, che oggi vi racconto.
Drilla: come entrano le parole nel dizionario?
“Da oggi non userò mai più la parola penna. Al suo posto userò la parola Drilla”
Questo il grido di battaglia di Nick, che dopo essersi visto assegnare una relazione sul dizionario come “premio” per aver cercato di dirottare la lezione sulla conversazione (per evitare di lavorare), fa proprio l’insegnamento appreso con la ricerca.
“Una parola entra nel vocabolario se tutti iniziano ad utilizzarla dandole un unico significato” questa l’idea che trasforma l’invenzione di Nick in un racconto corale che coinvolge tutta la sua classe, i suoi genitori, la preside e la sua insegnante, Mrs. Granger, arrivando a svalicare perfino i confini del suo paese
Un’intuizione, l’ingegno che si mette in moto e che cerca di sfidare la temibile Mrs. Granger nel suo stesso campo: il dizionario.
Dai banchi di scuola Drilla esce nelle strade e diventa una parola a tutti gli effetti, stampata sulle magliette, sulle penne, …
Ma in tutto questo Mrs. Granger cosa dice? Come finirà questa storia?
Come sempre nelle storie di Clements i finali sono inaspettati e sorprendenti, ma assolutamente verosimili.
Mrs. Granger … conosciamo davvero i nostri insegnanti?
“Nella lingua Mrs. Granger aveva il monopolio. E anche una certa fama…
Vantava un irraggiungibile record di presenze che durava da più tempo di quanto si riuscisse a ricordare …
Era piccolina, per essere un’insegnante. In quinta c’erano dei ragazzi più alti di lei. Ma Mrs. Granger sembrava un gigante. Erano i suoi occhi a fare questo effetto… Ma erano le sue battute a renderla celebre.
…Mrs. Granger non si divertiva e basta a far usare il dizionario. Lei amava il dizionario.”
Ecco alcuni stralci dell’articolata descrizione che Nick fa della maestra d’italiano incontrata in quinta elementare.
Una maestra che un po’ teme, un po’ sfida e un po’ ammira, ma che soprattutto si rivelerà un’insegnante con la I maiuscola, molto diversa da come appare.
Questo personaggio è quello che più a incuriosito i ragazzi di quinta che hanno letto questo romanzo.
Mrs. Grenger sembra una maestra come tante, rigida, severa, legata a una vecchia pedagogia di cui il dizionario è proprio il simbolo eppure è proprio questa sua sistematicità nel compito che fa scattare in Nick quella molla che trasforma l’insegnamento in qualcosa di utile nella vita. Sarà però solo dopo molto tempo che il ragazzo capirà davvero l’insegnante.
Chi è Andrew Clements?
Autore statunitense di libri per ragazzi scomparso nel 2019, Andrew Clements ha pubblicato molti libri legati tra loro da un fil rouge: la scuola.
I suoi romanzi raccontano episodi in cui i ragazzi si riconoscono perché si svolgono principalmente tra le mura di una classe, di una mensa, di un cortile scolastico: la scuola diventa il mondo, uno spazio di sperimentazione dove non c’è nulla di finto e simulato, tutto accade davvero.
Ogni libro ha uno o più protagonisti con una mente acerba, ma creativa in cui scatta la scintilla che porta al cambiamento. Cambiamento però che non è mai solo personale, poiché spesso le sue storie diventano corali. Il pronome io diventa noi.
I suoi personaggi sono intraprendenti, riflessivi, coraggiosi, con una grande voglia di sperimentare e mettersi in gioco.
Ma il suo mondo non è, come spesso siamo abituati, un mondo solo di bambini in cui gli adulti restano al margine della storia. È piuttosto un mondo reale in cui adulti e bambini dialogano e interagiscono e in cui anche gli adulti sono presentati con le loro differenze, le sfaccettature e con un loro punto di vista che a volte è esplicito, a volte è tutto da scoprire poiché se gli adulti faticano a capre l’infanzia anche per i bambini il mondo adulto è ricco di incognite.
A chi lo consiglio?
Lo consiglio ai ragazzi dai 9 anni in poi come lettura autonoma. Gli insegnanti possono proporne in classe qualche stralcio per incuriosirli, ma poi ogni lettore dovrebbe essere lasciato libero di sperimentare la lettura di questo testo breve, ma molto denso, per potervisi immergere e magari ricavarne anche qualche “scintilla”.
Questo libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca scolastica perché sono certa che i piccoli lettori apprezzeranno sia la storia sia il modo in ci è scritta.
È infine un libro interessante per insegnanti e genitori poiché Clements con la sua narrativa scorrevole e delicata racconta il mondo dell’infanzia, ma anche quello adulto e ha molto da dire anche noi.
TITOLO: Drilla
AUTORE: Andrew Clements
TRADUTTORE: Beatrice Masini
ILLUSTRAZIONI: Brian Selzenick
Casa Editrice: Bur Ragazzi edizioni
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