La storia di oggi è molto particolare poiché ci racconta con romanticismo e fantasia la magia di un luogo che esiste davvero e in cui spero di poter portare presto la mia bimba.
Il luogo è San Sperate, un paese museo vicino a Cagliari, in Sardegna in cui passeggiando per le strade si respira arte, creatività e una storia sempre in evoluzione che può essere di grande ispirazione per adulti e bambini
Da quassù: il volo di una rondine a San Sperate
Mi piace la primavera!
Io e le mie amiche rondini lasciamo
L’Africa e voliamo verso l’Europa.
Inizia così il nostro viaggio sulle ali di queste bellissime rondini.
Dopo un lungo viaggio la prima rondine non ha dubbi: il luogo in cui vuole fermarsi è San Sperate, per le sue strade colorate in cui è facile incontrarsi, per la bellezza dell’arte che le colora e che riempie il cuore di emozioni, per le statue di terra e di pietra, per i fiori, per le parole scritte in tante lingue.
Ma qual è la storia di questo bellissimo paese?
Girando per le sue strade torniamo indietro con il tempo e osserviamo le persone che hanno preso pennelli e calce e hanno dipinto i muri di bianco per renderli come tele bianche su cui creare bellissime opere d’arte
Ma qual è la storia di questo paese?
Molto molto tempo fa un gruppo di amici
Ha deciso di rendere unico e bello il proprio paese.
Non era una cosa facile perché le case erano fatte
di terra come i nostri nidi, sai un unico colore.
Allora tutte le persone hanno preso pennelli e calce e hanno dipinto i muri di bianco…
All’inizio erano un gruppo di amici, ma poi tutti gli abitanti sono scesi nelle strade e si sono uniti a loro
Ed è così che un piccolo paesino della Sardegna si trasforma in un paese museo, un paese in cui si ascolta la voce della pietra e in cui le persone si uniscono per raccontare a tutti quello che hanno nel cuore
San Sperate è un luogo in cui i confini tra le opere d’arte, gli artisti, il pubblico, il committente, si fanno sfumati e l’opera d’arte diventa luogo d’incontro, di scambio e crescita.
Oggi passeggiando in questo museo all’aperto si possono osservare più di cinquecento opere d’arte multietniche e complesse come questo bellissimo albo tradotto in diverse lingue che vuole essere una rappresentazione letteraria di questa comunità artistica che si apre al mondo e si confronta con esso attraverso l’arte
Perché ci piace questo albo illustrato?
Da quassù è un albo che ci ha toccato il cuore fin dalla prima lettura per le parole poetiche e per gli acquarelli che le accompagnano.
Ci sentiamo in volo con le rondini, al sopraggiungere della primavera e scorgiamo da lontano il paese che dall’alto sembra un luogo come tanti, ma più ci si avvicina e più si scorge la sua originalità.
Le parole della rondine ci portano avanti e indietro nel tempo in una danza che si può leggere a due voci poiché si snoda quasi completamente nel dialogo delle due rondini.
Se dovessimo riassumere questo teso con una citazione sarebbe sicuramente questa:
Sì perché anche la pietra ha una voce, e un uomo l’ha fatta ascoltare a tutti.
Ma non era solo, altre persone hanno contribuito come le nostre sorelle che si uniscono per formare lo stormo. Così hanno raccontato a tutti quello che avevano nel cuore con le parole e le rappresentazioni.
È una storia che parla di passione, di comunità, di arte e di progetti condivisi. Dalle sue parole trapelano la passione che anima questo paese, ma anche la bellezza di un progetto in continua espansione che parte da un piccolo luogo e si allarga al mondo.
Cosa ne pensano i giovani lettori?
Ho letto quest’albo illustrato ai miei alunni e ne è nata una conversazione davvero molto interessante
- Ci andiamo in gita e dormiamo lì sotto le stelle così vediamo le opere anche di notte?
- Che peccato che sia un luogo così lontano, vorrei che facessimo lezione di arte lì
- Pensa che bello se fossimo quei bambini in copertina con i pennelli che vanno a dipingere i muri della città
- E quante persone incontreremmo dovremmo imparare tutte le lingue del mondo
- Io vorrei fare una statua con la pietra, farei un dinosauro
- Io dipingerei la primavera con gli acquerelli come l’illustratrice e farei tante rondini e l’uomo con la bicicletta in cielo
- Ma perché loro possono dipingere le case e noi no? Sai che bello riempire i muri della città di disegni?
- Si ogni bambino dovrebbe fare un disegno gigante sul suo muro e tutti insieme dovremmo fare un disegno per la scuola. Cos’ le case parlerebbero e racconterebbero le storie di chi ci vive e le persone vedendole proverebbero la gioia
Creiamo la nostra casa artistica
Dalla conversazione precedente è nata l’idea di creare il nostro personale paese di San Sperate per raccontarci attraverso la nostra casa. Ogni bambino ha creato la sua casa, i compagni l’hanno osservata e hanno cercato di capire che cosa questa raccontasse di lui per la forma, i disegni e i colori usati
Questa tecnica aiuta ai bambini a raccontarsi, a sviluppare le loro capacità espressive sotto ogni punto di vista e a ragionare su come esprimersi e raccontarsi per poi farlo sia graficamente che oralmente.
Ecco alcuni capolavori emersi
Come raggiungere San Sperate paese museo?
In questo periodo sembra strano parlare di viaggi, ma io voglio credere che presto si potrà ancora girare per il nostro bel paese e sicuramente una delle mie prime mete sarà questo bellissimo paese museo.
… e se ancora non ve la sentite di viaggiare davvero, quest’albo vi farà viaggiare tranquillamente dal vostro divano di casa e il viaggio sarà comunque incredibile
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TITOLO: Da quassù
Illustrazioni di Flavia Cuddemi
Traduzione in sardo di Salvatore Mossa
Traduzione in inglese di Ellen Pala e Davide Artizzu
Altri luoghi interessanti da visitare li potete trovare QUI
Se anche tu vivi in un posto speciale e vuoi raccontarlo ai nostri lettori scrivimi a:
ascoltandolefigure@gmail.com
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