In “C’è posta per Tigre” potrete ricontrare la tigre e il piccolo orso che tanti di voi hanno amato in “OH! Che bella Panama”. Questa volta il problema da risolvere è: come fare a sentirsi meno soli quando l’amico è lontano anche solo per poche ore?
Oggi risponderemmo: “Mandagli un messaggino o fai una videochiamata”, ma l’autore di questo delizioso libricino è nato nel 1931 quindi suggerisce ai personaggi due tipi di messaggi molto diversi tra loro: la posta e il telefono
E se credete che siamo solo i grandi ad apprezzare la magia di un messaggio scritto leggete il post fino in fondo… contiene sorprese
C’è posta per Tigre: caro amico ti scrivo
Un giorno Piccolo Orso si stava recando come sempre a pescare al fiume quando Piccolo Tigre gli disse:
“Quando sei via mi sento sempre così solo. Scrivimi una lettera da lontano, per farmi felice!”
Inizia così questa storia che racconta dell’emozione di aspettare una lettera da un amico, ma anche della difficoltà di inviarne una quando devi fare in fretta e non hai un postino a disposizione.
Senza il suo amico Tigre non ha voglia di fare nulla, sta sdraiata per terra e si lagna, ma non appena Lepre Scarpe Veloci bussa alla porta
“C’è posta per Tigre!” annunciò Lepre Scarpe Veloci
Piccolo Tigre fece un balzo ed esclamò;
“Dove come cosa per chi da chi?”
“Per Tigre” rispose Lepre
“Ehi ma Tigre sono proprio io, dia pure qui!”
E per la felicità si mise a ballare sul tavolo,
sulla sedia, sul letto, sul divano.
Se riceve una lettera crea felicità e cambia la giornata, anche scriverla ha un valore importante ed ecco quindi che, nella seconda parte della storia sarà Tigre ad allontanarsi da casa e Piccolo Orso ad aspettare la sua letterina.
Ma si sa le cose belle sono contagiose e ben presto Lepre Scarpe Veloci non sarà più occupato a fare il postino solo per i nostri due amici, ma anche per tanti altri animali. Ma se bisogna andare al di là del fiume? Se si vuole spedire una lettera lontano, magari in Africa?
Come dice il sottotitolo questa è:
La storia di quella volta che Piccolo Orso e Piccolo Tigre inventarono la posta, la posta aerea e il telefono.
Prime letture per la scuola primaria: classe prima e seconda
Le avventure di Piccolo Tigre e Piccolo Orso fanno parte di una trilogia che Logos edizioni riporta in Italia attraverso la collana “La biblioteca dei Ciopi” rivolta ai primi lettori.
Il carattere tipografico limpido, le spaziature piacevoli, la storia abbastanza breve che può essere suddivisa facilmente in tre parti lo rende un libro adatto ad un lettore di 7 anni per la lettura autonoma. È scritto in stampato minuscolo.
Un bel libro da leggere ad alta voce dai 4 anni in poi
La storia si presta benissimo anche per una lettura ad alta voce alla scuola dell’infanzia dai 4 anni in poi. La trama lineare, le ripetizioni, le illustrazioni nitide e dai colori delicati attirano moltissimo i piccoli lettori che si affezionano ai due amici e faticano a lasciarli.
L’unico inconveniente, in questo senso è la dimensione del libricino che se ben si presta ad essere portato in giro dai bambini più grandi o dalle mamme in borsetta diventa ostico in una lettura a voce alta a grande gruppo. In questo caso vi consiglio o una lettura animata che non necessiti delle immagini o di proiettarne alcune sul muro.
Le immagini impreziosiscono il testo che si presta però facilmente anche ad una lettura priva di esse e ciò rende più facile la lettura in gruppo
Che cosa ne pensano i bambini…
“Anche io quando la mamma va a lavorare mi sento sola, lei mi chiama, ma mi piacerebbe ricevere una lettera, magari dal postino, sarebbe un’emozione” (Lucia 5 anni)
“Io ho ricevuto una cartolina da un mio amichetto del mare e la conservo sul comodino. È più bella dei messaggi con il cellulare perché ce l’hai sempre con te, la porti in giro e te la leggi quando vuoi” (Matilde, 7 anni)
“Scriviamoci anche noi delle lettere, poi chi ha le scarpe più belle fa il postino” (Giulio, 5 anni)
“Ok, ma dove le scriviamo?” (Marco, 6 anni)
“La Silvia ci da un foglio e noi scriviamo e disegniamo, poi ci scriviamo gli indirizzi e Niccolò che ha le scarpe di Batman le consegna” (Massimo, 7 anni)
“E quando non ci vediamo?” (Luana, 6 anni)
“Le nostre mamme si scambiano gli indirizzi e ci mandiamo le cartoline dal mare” (Tommaso, 6 anni)
Ecco un piccolo esempio di come un bel libro possa farsi strada nella vita dei bambini e far nascere in loro idee ed interessi
La storia nella storia: Credi in te stesso e non perderti d’animo
Dietro alla storia di Piccolo Tigre e Piccolo Orso c’è anche l’interessantissima storia dell’autore di questo libricino che racconto spesso ai bambini
Janosch (nome d’arte di Horst Eckert) nasce nel 1931 a Zaborze, in Polonia. La sua infanzia è molto difficile; vive con i nonni in una casa di minatori e non ha a disposizione né acqua corrente né elettricità. Questa esperienza però lo aiuterà ad imparare a non perdersi, ma i d’animo e a cercare soluzioni e ciò gli sarà molto utile per affrontare la seconda guerra mondiale e poi per riprendersi dalla delusione accademica.
Scappato nella Germania occidentale si iscrive infatti all’Accademia delle belle arti, ma i professori ritengono che non sia abbastanza bravo. Forte della sua tenacia decide di non arrendersi fino a quando non pubblicherà il suo primo libro per bambini.
Da allora non ha più smesso di scrivere, disegnare, creare rime e personaggi buffi ed è autore di più di 100 libri tradotti in tutto il mondo.
TITOLO: C’è posta per tigre
Collana: La biblioteca della Ciopi
Della stessa collana fanno parte anche le altre due storie di questi personaggi:
- Troviamo un tesoro
- Ti curo io, disse piccolo Orso
Altri libri per lettori in erba li trovate QUI
Libri in stampato maiuscolo li trovate QUI
Libri e laboratori di lettura per la scuola dell’infanzia li trovate QUI
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