Quando si scopre di aspettare un bambino è sempre un momento importante ed emozionante che spesso fatica a trovare parole nella mente e nel cuore dei genitori e di chi gli sta intorno.
Anche dentro la pancia però il feto ascolta le parole e i suoni che lo circondano.
Quando la principessa era la pancia, ogni sera mio marito le cantava una canzone che a tutt’oggi lei riconosce e ama perché “le dà un bel formicolino”. Da allora ho avuto l’onore di conoscere tante donne in gravidanza o con bambini molti piccoli ed è proprio pensando a loro e a tutte le famiglie che aspettano o aspetteranno un bambino che porto sempre nella mia “valigia delle storie” questo poetico albo illustrato che con brevi e soavi parole e disegni racconta un periodo così complesso e ricco di emozioni
Canti dell’attesa
Ci vuole tempo, tempo per fare
L’opera è grande, devo aspettare
Ci vuole un lungo lavoro attento
Perché si arrivi a compimento
Ad aspettarti io sto imparando
E sarai tu che decidi quando
Devo lasciare la porta aperta
La mia pazienza è una scoperta
Questa non è la prima poesia del libro, ma è quella scoperta aprendolo a caso e che mi ha convinto a leggerlo tutto.
L’attesa, che sfinimento… solitamente non aspetto più di 5 minuti senza che mi venga un gran nervosismo eppure in gravidanza devi aspettare…aspettare 9 mesi stando attenta a dove vai, a cosa mangi, agli sforzi che fai.
Ho avuto pazienza in quei 9 mesi, ho iniziato a scalpitare solo gli ultimi 20 giorni prima della data e ad averne abbastanza in quella settimana che ha separato la data immaginata da quella reale, ma non è stata vera pazienza è stata piuttosto attesa mista a paure, domande e curiosità
Canto delle domande
Sarò capace di questa prova?
Sarò capace del cambiamento?
Come sarà la mia vita nuova?
Da quale parte soffierà il vento?
Quali saranno le tue domande?
Come saranno le mie risposte?
Oggi ti canto le mie domande
Quello che accade è troppo grande.
Quante volte mi sono fatta, e mi faccio ancora queste domande, quante volte ho sognato come sarebbe stata la mia bimba e come sarei stata io come mamma.
Ovviamente erano sogni inutili poiché che madre sei lo scopri giorno per giorno, ora per ora, ma leggere questi versi, insieme ad altri contenuti nel libro mi ha fatto sentire meno sola, mi ha fatto sentire capita.
Ieri questi versi li ho letti alle mamme con i loro bambini di tre o quattro mesi in braccio, parlavamo del potere della parola e del suono nella relazione madre/ figlio e ogni tanto mi fermavo e leggevo qualcuna di queste poesie.
Il bello era vedere come i bambini girassero la testa e si fermassero al suono di questa dolce melodia chiamata poesia e di come le mamme annuissero e si commuovessero ritrovandosi tra le righe.
A chi lo consiglio?
Lo consiglio a tutti, dalla nascita fino alla vecchiaia per farsi cullare dal suono dei versi, per sentirsi capite o per assaporare ancora i ricordi di un momento speciale
Lo consiglio ai genitori (mamme e papà) perché è un libro da condividere, un libro che apre porte di discussione o semplicemente abbracci che parlano da soli.
Lo consiglio come regalo per genitori che aspettano, che l’attesa sia dovuta ad un pancione o ad un bimbo che vi aspetta in qualche parte di questo nostro grande pianeta.
Infine, lo consiglio a chi vuole coccolarsi con la dolcezza della poesia e le fantastiche immagini di Sonia Maria Luce Possentini che come sempre in un’atmosfera divisa tra sogno e realtà ci culla con colori tenui, contorni sfocati e suggestioni che aiutano ad entrare ancora di più nella suggestione delle parole.
TITOLO: Canti dell’attesa
Autore: Sabrina Giarratana
Illustratore: Sonia Maria Luce Possentini
Casa editrice: Il leone verde piccoli
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