L’alfabeto dimezzato è un libro molto divertente che con filastrocche surreali ed esilaranti propone ai bambini non solo le diverse lettere dell’alfabeto, ma anche molti suoni complessi.
È un libricino adatto alla scuola primaria, ma anche molto divertente da leggere in famiglia, che stimola i bambini alla creazione spontanea di rime e storielle improbabili.
Queste 27 microstorie che traggono ispirazione da Munari e Scialoja accompagneranno i vostri momenti di relax ed aiuteranno i vostri bambini a scandire meglio le parole, a divertirsi con i libri e a far correre la fantasia
L’alfabeto dimezzato
” Che cavolo! “esclamiamo
Scortesi e scocciati.
Come se un cavolo non contasse un granché.
Un cavolo è qualcosa
Che una capra capisce.
Un cavolo è una comoda casa
Per una coppia di criceti
O un copricapo per i coccodrilli scottati!
Chi ne consuma a chili,
chi non coglie fichi o pesche a colazione,
assicura che non è così cattivo il cavolo
Questa storiella, che introduce la C dura è sempre una delle prime che leggo ai bambini poiché suscita molti commenti, dibattiti, boccacce rivolte alla ripugnanza del cavolo e tante risate.
È tra le storielle più lunghe, ma mostra come ognuna di esse proponga associazioni di idee legate ad un’unica parola che possono accostarsi al vero significato della parola o lo trascendono diventando esclamazione popolare, modo di dire, …
Protagoniste del libro sono le consonanti presentate all’interno di allitterazioni, ritmi a volte veloci ed altre volte lento che entra subito nell’orecchio e nel cuore del lettore
A chi lo consiglio?
Lo consiglio a tutte i bambini dai 5 anni in poi, a chi ama leggere non sense, a chi vuole alternare alla lettura di libri, storielle poetiche con ritmi differenti, magari proprio per intervallare le letture o per annunciarle
Quando le lettere diventano disegni…
Molto interessanti anche le illustrazioni di Chiara Carrer che alterna disegni, collage, stampe grafiche e colori che a loro volta diventano personaggi all’interno dell’illustrazione. Questa contaminazione di tecniche risulta un altro punto interessante da analizzare coni bambini.
Spesso i bambini hanno visto le illustrazioni in modo slegato tra loro, come se a farle fossero state più persone e l’aver poi analizzato come in realtà una sola persona avesse lavorato in modo completamente differente per congiungere i diversi testi all’illustrazione ha aumentato la loro motivazione nello sperimentare tecniche nuove.
Altra attività interessante che nasce spontanea dopo aver osservato il libro è il rendere le lettere protagoniste grafiche del disegno. Come la Carrera che nei miei laboratori erano sempre presenti lettere stampate e ritagliate da poter incollare, trasformare o attaccare con lo scotch di carta… e i bambini sanno sempre come trasformare cose così semplici in pura magia
Siamo storie, non dettati
La mente di molte insegnanti appena propongo questo libro va al dettato ortografico. Sicuramente i non sense si presterebbero benissimo a tal scopo e non sono qui a demonizzarlo, ma, come abbiamo sperimentato in diverse scuole i tempi, e gli approcci con cui proporre le attività sono fondamentali.
Vi consiglio all’inizio di leggere queste storielle a voce alta alla classe, ogni tanto, a volte per introdurre una lettera, a volte in modo slegato dalla didattica, solo per divertirvi con loro.
Dopo un po’ che gliele leggete e rileggete (perché ad alcune i bambini si affezionano subito) invitateli a crearne una tutti insieme. Per alcuni sarà facilissimo, per altri un’ardua impresa, ma non è il risultato che conta quanto il riflettere insieme sulle associazioni di idee e sulle rime che spesso i bambini vanno a ricercare.
In molte classi dopo qualche lezione, il creare non sense è diventato un gioco autonomo dei bambini anche durante l’intervallo e ha portato alla luce abilità molto interessanti anche in chi faticava a scrivere.
Giunti a questo punto potrete dettarne qualcuna sul quaderno per analizzarla con loro e rendere le loro storielle più strutturate, soprattutto in seconda e terza elementare.
TITOLO: L’alfabeto dimezzato
Illustratore: Chiara Carrer
Casa editrice: Beisler editore
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