Quello che amo dei lupi delle fiabe è che possono essere terrorizzanti e divertenti anche se non li si vede per più di metà storia. Basta la parola lupo perché l’immaginazione vada ad un animale che vuole mangiare qualche personaggio tenerissimo, se poi il libro si chiama “Affamato come un lupo” il gioco è fatto, ma se a raccontarcelo è Silvia Borando per Minibombo possiamo aspettarci un finale a sorpresa.
Affamato come un lupo
Una lepre scopre che c’è un lupo nel bosco e inizia a scappare perché sicuramente sarà un lupo ghiotto di piccole e paciose lepri rosa.
Mentre corre incontra una lumaca e le dice di scappare
Ma la lumaca proprio non si sbriga: va lenta come una lumaca
Allora la volpe decide di caricarsela sulle spalle e continua la sua corsa. Dopo un po’ incontra un ghiro e gli urla di scappare perché c’è un lupo nel bosco:
Ma il ghiro proprio non si sveglia: dorme come un ghiro.
La lepre decide quindi di prenderlo per la coda e trascinarlo con lei e la lumaca lontano dal bosco.
Dopo un po’ incontra un mulo, gli urla di scappare, ma si mettono a litigare
«Non c’è nessun lupo» ribatte il mulo, testardo come un mulo
Questa volta la volpe indispettita lo lascia lì dov’è (anche perché per una volpe un mulo è troppo pesante)
Infine incontra una talpa che dice di aver visto il lupo e di sapere dove nascondersi, ma si sa che il detto dice “cieco come una talpa” e forse fidarsi della sua vista non sarà la scelta giusta per i nostri animaletti.
Tranquilli però, chi conosce i libri di Silvia Borando sa che il finale non è mai strappalacrime.
Perché vi consiglio questo libro?
È un libro molto divertente adatto ai bambini dai due anni in poi. La mia principessa è un’appassionata dei libri Minibombo poiché, anche se non hanno un nome, queste grafiche tondeggianti, semplici, molto colorate con contorni netti sono per lei facilmente riconoscibili quindi, oltre a divertirsi con le storie le legge come tante avventure dello stesso personaggio.
La lepre rosa, a casa nostra, si chiama Spaghetto perché in alcune storie di Minibombo come “guarda fuori” si spaventa per qualcosa e qui da noi spaventarsi si dice “Prendere uno spaghetto”
Vi è poi il ritmo della storia molto ripetitivo e facile da ricordare che piace ai più piccoli anche perché li rende subito capaci d’interagire con la storia e di sapere che cosa succederà dopo. In più la presenza di modi di dire ho notato che diverte anche i più grandi tant’è che l’ho letta anche a scuola a bambini di 9 anni e ho strappato anche a loro una risata.
Infine c’è il finale, assolutamente non scontato e molto istruttivo che si presta a letture sempre più profonde sui propri comportamenti e in questo caso su cosa voglia dire essere cocciuti come un mulo…
Basta non vi dico altro sul libro se no divento uno spoiler…
ma prima di salutarvi vi voglio segnalare che la Minibombo ha creato anche un app per bambini ispirata a questo libro con cui i bambini potranno interagire e divertirsi, per saperne di più cliccate qui
adesso passo la palla a voi, guardatelo, leggetelo ai vostri bimbi e poi raccontatemi le loro e le vostre impressioni sono curiosissima
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